"Per fronteggiare l’emergenza quest’anno, siamo arrivati a 9 miliardi di risorse ai settori della cultura e del turismo". Lo ha detto ministro per i Beni culturali e turismo, Dario Franceschini, intervenendo alla presentazione del 16esimo Rapporto Annuale Federculture Impresa Cultura, "Dal tempo della cura a quello del rilancio".
"Si è capito fino in fondo, da parte di tutti i decisori politici, anche quelli più lontani per impegno per lavoro e passione, quanto in Italia sia importante l’investimento in cultura", ha aggiunto il ministro.
"Questo è un anno particolare - dice ancora Franceschini -. Stavamo gestendo una fase di grande crescita, sia nel settore del turismo che quello della cultura, finalmente, dopo molti anni di trascuratezze, con maggiori investimenti pubblici e una generale maggiore attenzione. Ogni crisi, però, porta con sé anche delle opportunità positive, anche le più drammatiche come questa. Si è capito fino in fondo, da parte di tutti i decisori politici, anche quelli più lontani per impegno per lavoro e passione, quanto in Italia sia importante l’investimento in cultura, quanto l’immagine del Paese nel mondo sia legata alla sua offerta culturale e quanto siano più tristi le città con i teatri, cinema, musei, librerie chiuse. Questo ha consentito di avere risorse importanti per fronteggiare l’emergenza: 9 miliardi tra misure di carattere generali, applicate ai settori di cultura e turismo, e misure invece specifiche. Per la prima volta - ricorda - il settore ha avuto una politica di ammortizzatori sociali, cassa integrazione per i lavoratori dipendenti e misure dei 600 e 1000 euro per i contratti intermittenti e stagionali. Misure che hanno consentito anche di censire le varietà di tipologie contrattuali esistenti e di capirne l’importanza numerica, i fatturati, i numeri delle imprese. Una mappa - spiega - realizzata nella difficoltà, ma che ci sarà molto utile anche nel futuro e che dà il senso dell’enormità di questo settore".
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