Quando ha ricevuto quella comunicazione non è riuscito a trattenere l’emozione. Non capita certo tutti i giorni per un giovane regista di girare un corto e quel corto essere in nomination agli Oscar degli studenti universitari.
Sembra la sceneggiatura di un film, e invece è tutto vero. Per il palermitano Nicola Rinciari, 23 anni, questo è un momento davvero magico: qualche mese fa si è laureato al Savannah College of Art and Design, negli Stati Uniti, e adesso arriva per lui anche questa straordinaria notizia. Il suo corto “Our Side” fa parte della rosa di sei cortometraggi scelti fra oltre duemila corti inviati da tutto il mondo dall’Academy Award nella sezione Domestic Film School.
“Non mi sarei mai aspettato di essere nominato per questo premio - afferma Rinciari -. Quando ho saputo della notizia, mi sono sentito onorato e orgoglioso del lavoro di tutte le persone che hanno contribuito alla realizzazione del corto. Dietro ad ogni opera cinematografica, c'è sempre un grande lavoro di squadra. Da dieci anni non veniva nominato agli Oscar un alunno della mia università”.
Ancora poco più di un mese prima di conoscere il verdetto: i vincitori saranno annunciati in una cerimonia online il 15 ottobre. Il corto ha già ottenuto un importante riconoscimento: è stato presentato in anteprima fuori concorso al Festival Tulipani di Seta Nera, realizzato in collaborazione con Rai Cinema, ed ha ricevuto il premio “Sorriso Diverso”.
Our Side è stato girato a Palermo a dicembre dell’anno scorso con protagonisti M.K. Smith, Ugo Pagliai e, Roberta Giarrusso.
Il corto racconta la storia di una giovane priva di permesso di soggiorno che interviene per salvare un anziano e viene bloccata dalla polizia.
“L’idea mi è venuta l'estate scorsa - racconta il giovane regista palermitano - quando mi trovavo in Italia per le vacanze estive. La storia trae ispirazione da vicende reali che mi ha raccontato un mio amico africano immigrato a Palermo. Questa storia, seppur ambientata a Palermo, l'ho trovata emblematica di una realtà presente a livello internazionale nella società odierna e, quindi, capace di parlare a popoli di diverse culture. Attraverso i cortometraggi a cui ho lavorato ho infatti sempre cercato di mostrare frammenti di realtà travagliate da una prospettiva diversa. Quando vengo a contatto con un tema o degli eventi che mi colpiscono particolarmente, provo a trasformarli in una narrazione capace di connettersi con gli altri, a livello intellettuale ed emotivo. Questo è stato il caso di "Our Side”. Rinciari da qualche settimana si è trasferito da Savannah a Los Angeles assieme alla sua partner e produttrice, Emily Dillard.
“Il nostro obiettivo finale - confessa - è continuare a raccontare storie e realizzare film capaci di parlare alla nostra società odierna”. “In questo momento, il circuito dei festival è davvero imprevedibile, ma rimaniamo fiduciosi. Il formato online è stato più efficace di quanto ci aspettassimo e speriamo che co questo mezzo il film possa raggiungere un pubblico ancora più vasto. Intanto incrociamo le dita per il 15 ottobre”.
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