Un’eroina rivoluzionaria Maria Montessori. Uno straordinario ed emblematico esempio di riferimento di cui l'Italia ha particolarmente bisogno in questi giorni, in uno dei frangenti più difficili attraversati dal Paese. Oggi, 31 agosto, sono 150 anni dalla nascita di Maria Tecla Artemisia Montessori.
Appare ancor più straordinaria la molteplicità dell’impulso che per tutta la vita dette in prima persona all’emancipazione delle donne e all’evoluzione della psicologia e della pedagogia infantile e adolescenziale. Un impulso internazionale, anticipatore per quanto riguarda la conquista della parità delle donne nell’ambito dell’istruzione, del lavoro e della politica, del movimento anglosassone delle Suffragette che si battè in Europa e negli Stati Uniti a cavallo fra il 1800 e il 1900 per riconoscimento del diritto del voto alle donne. E un impulso anticipatore, per quanto attiene anche l'evoluzione della didattica scolastica dei moderni metodi educativi e dei più avanzati studi psicologici. Davvero una rivoluzionaria a tutto tondo, culturalmente e socialmente, Maria Montessori che incurante dei pregiudizi e delle umiliazioni maschiliste riuscì con coraggio e caparbietà a frequentare, nel 1890, unica studentessa, la facoltà di Medicina della Sapienza a Roma, a laurearsi e a specializzarsi in Psichiatria.
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