Non un semplice doodle ma uno “slideshow” in omaggio ad Alexandre Dumas. Così Google ricorda lo scrittore nel giorno in cui, nel lontano 1884, il giornale parigino Les Journal des Débats pubblicò la prima “puntata” del romanzo “Il Conte di Montecristo” apparso in serie fino al 1886.
Ed è proprio uno dei romanzi più famosi dell’autore francese a essere rievocato, anche se non è il suo unico capolavoro. Di Dumas, che ebbe anche un figlio col suo stesso nome, va ricordata per esempio anche la trilogia dei moschettieri (I tre moschettieri, Vent’anni dopo e Il visconte di Bragelonne) famosi e amati tanto da sbarcare anche al cinema e in tv.
Nato il 24 luglio 1802 da un soldato semplice figlio di un marchese e da una schiava nera di Santo Domingo, fu mandato a Parigi dopo la morte del padre per intraprendere gli studi di legge.
Oltre ad essere stato un apprezzato romanziere, Dumas si distinse anche come drammaturgo. Non a caso il suo primo successo è “Enrico III e la sua corte” grande dramma storico romantico che precedette il più famoso Hernanj di Victor Hugo.
Ma come drammaturgo conquistò il pubblico anche con “Antony”, considerato il primo dramma non storico romantico. “Kean” fa parte tuttora del repertorio di molti attori teatrali tra i quali, ad esempio, il nostro Vittorio Gassman.
Il successo, però, lo portò a condurre una vita dissennata. Eccessi e debiti finirono per rovinarlo tanto che fu costretto a vendere all’asta il suo castello e scappare in Belgio pressato da oltre 150 creditori. L'Italia lo ricorda anche perchè visse tre anni a Napoli dove fu direttore degli scavi e dei musei. Morì dopo essersi trasferito dal figlio nel 1870, debilitato da una malattia vascolare.
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