Lunedì 18 Novembre 2024

Musei e parchi archeologici, in Sicilia boom di presenze nel week end: oltre 7mila

La cultura in Sicilia riparte con i grandi numeri. Nell'ultimo week end di maggio si è registrato un vero boom di presenze, oltre le 7mila, in musei regionali, parchi archeologici e negli altri siti della cultura riaperti al pubblico gratuitamente dopo la chiusura forzata dovuta all’emergenza coronavirus. Più di 29mila (29400 per l'esattezza) sono state invece le prenotazioni già effettuate on-line fino al 7 giugno attraverso il sito https://youline.eu/laculturariparte.html. Entro questa data le visite rimarranno gratuite. Gli ingressi ai siti regionali, che questa settimana si arricchirà di sei nuovi luoghi simbolici della cultura (Museo archeologico di Palazzo Varisano di Enna, Museo Archeologico Regionale di Gela, Area archeologica Bagni Greci di Gela, Museo archeologico di Marianopoli, Museo Regionale Interdisciplinare di Caltanissetta, Complesso Minerario Trabia Tallarita), sono contingentati nel rispetto delle disposizioni igienico-sanitarie e di protezione previste per il contenimento del Coronavirus. La riapertura dei siti archeologici e delle aree museali è stata resa possibile grazie all'applicazione Youlinea, un sistema di gestione dei visitatori totalmente informatizzato che è stato messo gratuitamente a disposizione da un’azienda che sponsorizza l’iniziativa. A comunicarlo è l’assessore dei Beni culturali e dell’Identità Siciliana Alberto Samonà che stila un primo bilancio dell’iniziativa #Laculturariparte con cui la Regione ha voluto inaugurare, durante il fine settimana appena concluso, la stagione delle visite a musei e parchi archeologici dopo l'interruzione a causa del lockdown. “Riscontrare l'interesse dei siciliani per la cultura attraverso i significativi numeri delle prenotazioni – dichiara il presidente della Regione Nello Musumeci – ci rende consapevoli di essere sulla buona strada nel percorso di valorizzazione, riqualificazione e complessiva promozione del territorio che questo Governo intende perseguire sin dal proprio insediamento”. “Il numero di visitatori registrato in questo primo weekend e le prenotazioni già effettuate fino al 7 giugno – sottolinea l’assessore Alberto Samonà – sono chiara dimostrazione che c’è grande voglia di cultura. Ringrazio i siciliani che, osservando l'obbligo di prenotazione, hanno saputo declinare responsabilmente il nostro invito a recarsi nei musei e nei parchi archeologici per riscoprire la propria terra, consentendoci di effettuare la riapertura in sicurezza. La collaborazione di tutti e la suddivisione delle visite per fasce orarie - precisa l'assessore Samonà - hanno evitato che si creassero assembramenti agli ingressi e hanno permesso di recuperare in maniera fluida il rapporto interrotto con la bellezza e la storia. Riappropriarci, da Siciliani, dei luoghi della nostra cultura, ascoltare la magia del silenzio, respirare millenni di storia, è il miglior modo di ripartire insieme respirando l'anima della nostra terra”. Di seguito, per ciascun sito, il numero di visitatori durante il primo fine settimana: Area archeologica di Segesta (694); Area archeologica di Selinunte (1.171); Valle dei Templi, Agrigento (935); Villa Romana del Casale, Piazza Armerina (404), Teatro antico di Taormina (685), Area archeologica e Museo di Naxos (334), Isolabella (173), Area archeologica della Neapolis, Siracusa (757); Galleria regionale di Palazzo Bellomo, Siracusa (114); Area archeologica di Morgantina (106); Museo archeologico di Aidone (119); Chiostro di Santa Maria La Nuova Monreale (159); Teatro romano e Odeon, Catania (166); Museo archeologico eoliano “Bernabo Brea” di Lipari (7); Galleria regionale di Palazzo Abatellis, Palermo (375); Museo archeologico Antonino Salinas, Palermo (201); Castello della Cuba, Palermo (106); Chiostro di San Giovanni degli Eremiti, Palermo (121); Castello della Zisa, Palermo (177); Museo di arte moderna e contemporanea di Palazzo Riso, Palermo (139); Casa museo “Antonio Uccello” Palazzolo Acreide (27), Museo regionale Agostino Pepoli di Trapani (148).  

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