«Cronache Siciliane» non solo non si ferma per l'estate ma racconterà i principali eventi che segneranno tre mesi, da luglio a settembre.
La trasmissione di approfondimento di Tgs ha segnato un intero anno con il suo format in cui dà la parola in studio ai protagonisti della cronaca, delle istituzioni, della cultura dell'isola.
Uno spazio molto seguito che approfondisce i temi del dibattito quotidiano. E che non va in vacanza ma si riconverte su tempi più leggeri a fianco del racconto live dei grandi avvenimenti dell'estate.
Ogni mercoledì appuntamento fisso alle 14,40, ma spesso durante la settimana si alternerà con altre trasmissioni in linea con gli eventi: come per esempio il Festino, di cui si narreranno sul campo sia le anticipazioni e la preparazione (12 e 13 luglio), che la grande festa del 14, l'allestimento del Carro, la «scopertura» della Santa e tutto il percorso lungo il Cassaro, fino ai fuochi d'artificio sul Foro Italico; ma anche la processione religiosa del giorno successivo e un approfondimento il 17, con tanti ospiti in diretta studio. Il tutto testimoniato sul campo, con la quotidiana verve, dal direttore artistico di Tgs, Salvo La Rosa.
Ma «Cronache Siciliane» è soprattutto racconto. «Quello che distingue il lavoro della redazione - spiega il vicedirettore responsabile del Giornale di Sicilia e di Tgs, Marco Romano - è l'approfondimento delle notizie, delle storie e delle persone. Non potevamo fermarci per l'estate».
«Cronache Siciliane», quindi, al profumo di zagara e magari con una canzone in più. «Una veste più leggera, meno impegnata in cui mischiamo la cronaca e i grandi avvenimenti dell'estate siciliana - spiega la responsabile delle News di Tgs, Marina Turco che lavora al format ogni giorno con la redazione, completata da Massimo Pullara e Giuseppe Rizzuto e da numerosi collaboratori -. Per essere sempre presenti, perché il pubblico non si abbandona mai, neanche durante le vacanze. Andremo in giro per la Sicilia per testimoniare gli eventi amati dai siciliani e non solo da loro».
E quindi ecco Tgs in prima linea tra gli scrittori campioni di incassi di TaoBuk (il 26 giugno) e tra le star cinematografiche dei blockbuster del Taormina Film Festival TAOFF (3 luglio, con un «The best of» il 10 luglio); poi il format volerà per la diretta del Premio giornalistico intitolato alla memoria della nostra compianta collega Cristiana Matano a Lampedusa, e sarà un'occasione per scoprire l'isola, tra sbarchi e vacanzieri.
Oltre al Festino, spazio anche alla processione della Vara a Messina (15 agosto); poi il 28 agosto e il 4 settembre si anticiperà la grande festa di solidarietà del gruppo editoriale, il secondo GDS Show, in programma il 7 settembre al Teatro Antico di Taormina.
A queste dirette, sia in esterna che in studio, si uniscono le interviste che Salvo La Rosa farà ai grandi protagonisti dell'estate. Primo in ordine di tempo sarà domani (sempre alle 14,40) Francesco Renga che si «confesserà» al popolare conduttore partendo dal suo ultimo disco, «L'altra metà» e anticipando il concerto del 13 giugno al Teatro Antico di Taormina che segue quello appena proposto all'Arena di Verona.
Sarà uno scambio a cuore aperto: Renga ricorderà diversi episodi della sua vita - a cui peraltro è ispirato il disco -, anzi «della seconda metà della sua vita che per lui sta cominciando ora», ride Salvo La Rosa che annuncia anche una bella intervista a Mario Incudine, in onda il 12 giugno.
«Con Mario ricorderemo il suo primo cd nel 2009: me lo venne a portare nello studio del Festival della Canzone Siciliana che conducevo su Antenna Sicilia. Mi piacque, capii subito che aveva una grande stoffa. Durante l'intervista ci racconterà l'amicizia con Antonacci e con i fratelli Fiorello, il rapporto quasi filiale che lo lega a Moni Ovadia, il debutto prossimo al Teatro Carcano di Milano con il nuovo Barbablù».
Tra le altre interviste in programma che si srotoleranno durante l'estate, ci saranno quelle a Tuccio Musumeci, Tullio Solenghi (che firma la commedia classica a Siracusa a fine giugno), e «vecchi amici» come Enrico Guarneri o Manlio Dovì.
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