Polemiche sulla mostra delle opere di Antonello da Messina, in allestimento presso la Galleria regionale di Palazzo Abatellis a Palermo. Si tratta della più grande esposizione delle opere del pittore siciliano, con dipinti provenienti dalle più prestigiose collezioni e musei italiani e internazionali ma c'è chi contesta che alcuni capolavori esposti presso la Galleria regionale di Palazzo Bellomo di Siracusa e il Museo regionale di Messina siano spostati per l'occasione a Palermo.
C'è chi ha mosso appunti sulla presunta impossibilità di trasporto per le opere siciliane per motivi di fragilità e sui problemi che di riflesso ricadono sulle naturali sedi espositive per la temporanea assenza delle opere.
A spegnere le polemiche, l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana Sebastiano Tusa. "Si tratta di un’occasione unica per permettere la visione unitaria dell’opera di un grande artista, raggruppando opere che - afferma - altrimenti dovrebbero ammirarsi in tempi diversi a distanza di migliaia di chilometri. E la straordinaria occasione di diffusione della cultura isolana e l’incremento turistico legato all’evento, non sono certo elemento marginale".
“Si tratta di un’occasione unica - continua Tusa - per apprezzare l’opera del grande artista di origine siciliana grazie alla compresenza delle più importanti opere che per la prima volta conviveranno per un paio di mesi provenendo dai più prestigiosi musei e collezioni del mondo".
Poi una risposta diretta a chi dovrà privarsi per un certo periodo di alcuni capolavori. "L’oggettivo disagio che i musei prestatori vivranno nel privarsi per un periodo limitato delle loro opere sarà ampiamente ripagato oltre che dalla compensazione prodotta dall’invio di opere che potranno costituire occasione di mostra temporanea che, nel caso di Siracusa, saranno tre pregevoli dipinti di Filippo Paladini, manierista toscano non immune da influssi caravaggeschi, e nel caso di Messina il famoso Trittico Malvagna, ma anche dall’oggettiva promozione che riceveranno i musei di origine ed i territori relativi".
E a chi, invece, faceva notare della pericolosità dello spostamento, l'assessore fa notare come venga "effettuato con la più rigida accortezza, finalizzata alla loro salvaguardia, avendo constatato attraverso il supporto scientifico del Centro Regionale per la Progettazione e il Restauro della Regione Siciliana, la reale assenza di ogni seppur minimo rischio, anche grazie alla collaborazione di autorevoli e riconosciuti esperti del settore che hanno da anni operato e conosciuto approfonditamente lo stato di salute delle opere in questione”.
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