Rosella Postorino con la sfida de 'Le assaggiatrici' (Feltrinelli) che avevano «il privilegio e la condanna di assaggiare il cibo del Fuhrer», come dice la scrittrice, ha stravinto il Premio Campiello 2018. La giuria popolare composta da 300 Lettori anonimi, di cui sono arrivati 278 voti, ha premiato con 167 voti al Gran Teatro La Fenice di Venezia, la scrittrice ed editor quarantenne originaria di Reggio Calabria, cresciuta in Liguria, che vive a Roma da 17 anni. «Sono felicissima. Voglio ringraziare tutti quelli che mi sono stati vicino mentre scrivevo questo libro. Grazie al campiello che mi ha fatto fare un’esperienza bellissima, Rivediamoci» ha detto la Postorino, tenendo in mano il premio, la «vera da pozzo» che è pesantissima. La serata di premiazione tornata in diretta, su Rai5 e nel mondo su Rai Italia, condotta da Enrico Bertolino e Mia Ceran, si è aperta con un intervento della presidente del Senato, Elisabetta Alberti Casellati che ha sottolineato come il Campiello sia «una scommessa abbondantemente vinta» e con la presenza eccezionale del ministro per i Beni e le Attività Culturali, Alberto Bonisoli che ha sottolineato il «prestigio del premio». Il ministro ha anche colto lo stimolo del presidente di Confindustria Veneto Matteo Zoppas di «sedersi quanto prima ad un tavolo per poter iniziare un dialogo che sarà certamente costruttivo per lavorare insieme per la diffusione della scrittura e della letteratura tra i giovani». «Abbiamo un problema enorme in questo Paese. Siamo sull'orlo di un distacco tra generazioni» ha detto il ministro e poi sottolineato: «Ai giovani basta cercare di far venire la fame di cultura. Siamo in un momento di cambiamento della storia in cui nessuno sa con precisione dove stiamo andando. La cultura è una soluzione per trovare la nostra strada». Liberamente ispirato alla storia vera di Margot Wolk, che a 96 anni aveva raccontato di essere stata assaggiatrice di Hitler nella caserma di Karusendorf, il romanzo della Postorino, il cui tema è stato al centro di un botta e risposta con un giornalista, nella conferenza stampa a Palazzo Correr, ci mette difronte a un aspetto poco conosciuto e approfondito del nazismo, ma soprattutto ci fa riflettere su fino a che punto sia lecito spingersi per sopravvivere e sull'ambiguità delle pulsioni umane. Al secondo posto Francesco Targhetta, con 'Le vite potenziali' (Mondadori), 42 voti, che nel suo esordio in prosa dopo la produzione in versi, racconta la storia di tre uomini molto diversi che lavorano in un’azienda informatica alla periferia di Marghera. Al terzo Helena Janeczek con il suo romanzo che ripercorre la straordinaria vita di Gerda Taro, 'La ragazza con la Leica' (Guanda), 29 voti, con cui la scrittrice tedesca naturalizzata italiana, ha già vinto il Premio Strega 2018. Al quarto posto Ermanno Cavazzoni con il romanzo fiume 'La galassia dei dementi' (La Nave di Teseo), 25 voti, ambientato nell’anno seimila dopo una devastazione e un’invasione di alieni e all’ultimo Davide Orecchio con 'Mio padre la rivoluzionè (Minimum Fax), con 15 voti, che raccoglie dodici racconti sui personaggi famosi e non della rivoluzione russa. Ognuno degli scrittori ha avuto un testimonial d’eccezione: Gad Lerner per la Postorino che ha detto: «Che cosa c'entra una giovane onna calabrese con la Germania 1943? Ho iniziato questo libro con diffidenza e poi lo ho divorato». Vittorio Sgarbi è stato testimonial di Ermanno Cavazzoni, Corrado Augias per Elena Janeczek, Davide Riondino per Davide Orecchio e Francesco Bianconi, cantante dei Baustelle per Francesco Targhetta. In chiusura standing ovation in ricordo di Cesare De Michelis, l'editore Marsilio morto il 10 agosto 2018. Alla Fenice consegnato anche il riconoscimento alla carriera a Marta Morazzoni, Premio Fondazione Il Campiello 2018, già vincitrice di due Premi Selezione Campiello nel 1988 e nel 1992, nonché del Premio Campiello nel 1997. La Postorino sarà poi, come è tradizione, ospite il 19 settembre di Pordenonelegge, nel giorno di inaugurazione del festival e il 12 ottobre volerà a Montecarlo per l’evento organizzato dall’ambasciata d’Italia nel Principato.