Lunedì 23 Dicembre 2024

Diretto dal palermitano Luca Guadagnino, arriva a Venezia l'atteso remake di "Suspiria"

Il regista Luca Guadagnino

Arriva oggi in gara il primo dei tre italiani in concorso per Venezia 75 alla Mostra del cinema, Luca Guadagnino - regista palermitano - con SUSPIRIA con protagoniste Dakota Johnson e Tilda Swinton, atteso remake del cult di Dario Argento. Debuttano in concorso anche PETERLOO di Mike Leigh, che racconta il terribile massacro nel 1819 dei partecipanti a un pacifico raduno pro-democrazia a Manchester e FRERES ENNEMIS di David Oelhoffen, thriller metropolitano su due amici d’infanzia cresciuti in strada che prendono strade opposte. Fra gli italiani esordiscono la commedia surreale IL RAGAZZO PIÙ FELICE DEL MONDO del fumettista Gipi (Sconfini) e, in gara alla Settimana della Critica, SAREMO GIOVANI E BELLISSIMI di Letizia Lamartire, storia di un complicato rapporto fra una madre immatura, ex stellina del pop (Barbora Bobulova) e il figlio musicista. Ad Orizzonti, c'è fra gli altri, LA NOCHE DE 12 ANOS di Alvaro Brechner, sui 12 anni di prigionia vissuti in isolamento tra gli anni '70 e '80 durante la dittatura in Uruguay da Pepe Mujica (raccontato alla Mostra anche da un documentario di Emir Kusturica), diventato nel 2010 Presidente del Paese. E’ anche il giorno di Carlo Verdone che riceve dal Sngci il premio Pietro Bianchi. Ecco alcuni dei principali appuntamenti di oggi: PETERLOO di Mike Leigh (Venezia 75) con Rory Kinnear, Maxine Peake, Pearce Quigley (Sala Grande alle 16). Ritratto epico degli eventi legati al famigerato Massacro di Peterloo del 1819, quando un pacifico raduno pro-democrazia presso St Peter's Field a Manchester si trasformò in uno degli episodi più sanguinosi e tristemente noti della storia britannica. Il massacro vide le forze governative britanniche attaccare una folla di oltre 60.000 persone, radunate per chiedere riforme politiche e per protestare contro i crescenti livelli di povertà. SUSPIRIA di Luca Guadagnino (Venezia 75) con Dakota Johnson, Tilda Swinton, Mia Goth, Chloë Grace Moretz (Sala Grande alle 19.15). In un’accademia di danza di fama mondiale si muove una presenza oscura, che inghiottirà il direttore artistico della troupe, una ballerina ambiziosa e uno psicoterapeuta in lutto. Qualcuno soccomberà all’incubo. Altri, alla fine, si sveglieranno. FRERES ENNEMIS di David Oelhoffen (Venezia 75) con Matthias Schoenaerts, Reda Kateb, Adel Bencherif (Sala Grande alle 22.15). Nati e cresciuti in una periferia in cui domina la legge del narcotraffico, Manuel e Driss erano come fratelli. Da adulti però finiscono per prendere strade opposte: Manuel ha scelto di abbracciare la vita del criminale, Driss l’ha rinnegata ed è diventato un poliziotto. IL RAGAZZO PIÙ FELICE DEL MONDO di Gipi (Sconfini) con Gipi, Davide Barbafiera, Chiara Palmieri, Gero Arnone (sala Giardino alle 21). È una storia vera. C'è una persona che da più di vent'anni manda lettere a tutti gli autori di fumetti italiani spacciandosi per un ragazzino di quindici anni. Nelle lettere chiede sempre «uno schizzetto» in regalo. C'è un fumettista italiano, Gipi, che inizia a indagare su questa persona. SAREMO GIOVANI E BELLISSIMI di Letizia Lamartire (Settimana della Critica) con Barbora Bobulova, Alessandro Piavani, Massimiliano Gallo (Sala Perla alle 14.30). Isabella ha diciott'anni nei primi anni novanta, ed è una star. Incide un album che ha un enorme successo e che per un’estate intera passa su tutte le radio e le televisioni. Poi più niente. Oltre vent'anni più tardi, canta quegli stessi brani in un locale di provincia con suo figlio Bruno, chitarrista. È a causa del ragazzo che la sua carriera si è fermata, o almeno questo è quello che Isabella si racconta. LA NOCHE DE 12 ANOS di Alvaro Brechner (Orizzonti) con Antonio de la Torre, Chino Darín, Alfonso Tort (sala Darsena alle 16.45). 1973, l’Uruguay è governato da una dittatura militare. Una sera d’autunno, tre prigionieri tupamaro vengono sequestrati dalle loro celle nell’ambito di un’operazione militare segreta. L’ordine è preciso: «Dato che non li possiamo uccidere, facciamoli diventare pazzi». I tre uomini resteranno in isolamento per dodici anni. Tra loro c'è Pepe Mujica che diventerà presidente dell’Uruguay.

leggi l'articolo completo