
Due importanti scoperte archeologiche risalenti a epoche diverse, in due località tra le province di Palermo e Messina. È la Sicilia antica che riemerge e si mostra attraverso i suoi reperti. Sono i risultati di due scavi archeologici che quasi in contemporanea hanno ridato luce a un antico teatro di epoca romana nell'area di Halaesa, a Tusa, e a una focacceria risalente al periodo greco a Himera, in provincia di Palermo.
Sulle tracce del teatro antico di epoca romana gli archeologici erano al lavoro da tempo. Da due anni infatti nell'area archeologica di Halaesa era in corso una campagna di scavi avviata dalla "Mission Archèologique Française d’Halaesa - MAFHA" insieme con le università di Oxford, Messina e Palermo e con il sostegno del Comune di Tusa. "Halaesa sorride! Il teatro c'è", annunciano su Facebook gli studiosi.
I ricercatori hanno scoperto una grande trincea, lunga più di 50 metri e larga 2 metri, di gradini tagliati, un sedile in pietra di cavità sormontato da una fascia dritta, e nella parte inferiore, lo spazio orizzontale dell’orchestra delimitato da un marciapiede. Resti che hanno permesso loro di tracciare un profilo del teatro romano nell'antica città siculo-greca, in seguito conquistata dai romani.
La scoperta è stata presentata ieri alla presenza dell’assessore regionale dei Beni culturali, Sebastiano Tusa, dagli studiosi Michela Costanzi e Vincent Michael, componenti del gruppo di ricerca. La Regione si è detta pronta a rilanciare l'area e a valorizzarla. "La scoperta fatta ad Halaesa - dichiara l’assessore Tusa - è di straordinaria importanza e conferma il ruolo di primo piano della città nell’antichità. Il Governo regionale e l'assessorato che dirigo, con la presenza sul posto, vogliono testimoniare l’importanza di questi centri spesso considerati 'minori' ma che tali non sono. In questo senso il presidente Musumeci conferma l’impegno del Governo per rilanciare la ricerca e la valorizzazione dei siti archeologici erroneamente definiti minori della Sicilia".
A Himera, invece, sito archeologico di origine greca nel territorio di Termini Imerese, sono riaffiorati i resti di un’antica focacceria. La scoperta è avvenuta durante la campagna di scavi realizzata dall’università di Berna, sotto la guida della professoressa Elena Mango, grazie alla convenzione con il polo regionale di Palermo per i parchi e i musei archeologici. All'interno dell'area in cui sorgeva un santuario, vicino a uno dei tre altari in cui venivano celebrate le funzioni religiose, i ricercatori hanno trovato uno spazio adibito a dispensa, dove con molta probabilità veniva conservato il cibo, fornelli e pentole. Secondo le prime analisi degli utensili ritrovata, venivano preparate pizze e focacce per un gran numero di persone. I cibi venivano cotti nei cosiddetti forni a campana e su alcune piastre.
7 Commenti
Pietro2
22/07/2018 09:02
Allora,probabilmente la pizza l'abbiamo inventata noi siciliani e non i napoletani.
Egiovanni:
22/07/2018 09:31
Che esaltazione per alcuni scoprire come chi prima di noi viveva. Non c'è nulla di nuovo, in questo scoperta c'era un teatro, una focacceria, nei quali posti la gente di allora si recava. Proprio come oggi, la gente, alcuni vanno al teatro, e un po' tutti vanno a mangiarsi la pizza. Non c'è nulla di nuovo anche se passa il tempo. Tutto è vecchio in questo mondo.
Tio Pepe
22/07/2018 10:43
La focaccia fatta con farine, acqua, sale e fuoco, esiste da quando vive l'uomo.
Giuseppe
22/07/2018 11:27
Che ingnoranza
22/07/2018 21:37
Credo che ridere su delle scoperte storiche sia da ignoranti, purtroppo questa è la Sicilia purtroppo.... Nel mondo gente vanta cazzate... Noi che abbiamo un patrimonio inestimabile sotto la nostra terra... Scusate ma leggendo alcuni commenti posso dire solo povera Sicilia.... E ringrazio il giorno che sono andata via.... Così da poter capire il perché all estero ci giudicano ignoranti.
Paolo
22/07/2018 10:33
Probabilmente la focacceria sarà stata opera di qualche antenato di Nino u ballerino ahahahhaha
francesco
22/07/2018 14:03
Gente insensibile livello emozionale e culturale zero assoluto
Egiovanni:
22/07/2018 14:09
Giuseppe, dire solo ignoranza è troppo poco. È una parola così profonda che chi la dice, deve avere un fondamento. E allora visto che lei ha espresso con questa parola nulla, dica qualche cosa in più di questi due siti che sono stati scoperti durante gli scavi. Non basta dire ignoranza. Lei lancia una parola e poi non dice nulla. Se non ha nulla da dire sui ritrovamenti degli scavi stia zitto. E non si nasconda dietro la frase ignoranza. Come lei spero avrà letto gli esperti hanno dato una spiegazione su quello che accadeva in quel periodo. Ed è la stessa cosa che i fa oggi. C'era il teatro, c'era la focacceria. C'era tutto quello che c'è oggi. Con la dovuta distanza del periodo del tempo.
Sergio
22/07/2018 15:18
Recidivo
Francesco Sacco
22/07/2018 15:52
Finalmente una grande scoperta.Questo dimostra che anche i nostri avi mangiavano focacce e anche chissà con la milza.
Egiovanni:
22/07/2018 16:54
Sergio, lei è come un'altra persona che si limita a dire solo una frase, e niente di più.