Venerdì 22 Novembre 2024

"Le rane" dal teatro alla tv, approda su Raiuno lo spettacolo con Ficarra e Picone

Doppia sorpresa per Ficarra e Picone che approdano, nel prossimo autunno su Rai1 con 'Le rane' di Aristofane. Lo spettacolo, con la regia di Giorgio Barberio Corsetti, torna, dal 12 al 15 luglio, al Teatro Greco di Siracusa, dove aveva avuto un enorme successo nel giugno 2017, e sarà ripreso dalla Rai che lo proporrà in una speciale evento sulla rete ammiraglia. Poi da ottobre 'Le rane' saranno in tournee in tutta Italia, da Napoli a Torino, per due mesi di repliche in una versione invernale, ovviamente un po' diversa da quella al Teatro Greco che vede 50 persone in scena e un coro di oltre 20 elementi. «Ci ha colpito e confortato l’amore che il direttore di Rai1 Angelo Teodoli ci ha manifestato per 'Le rane' che ha fortemente voluto. Le riprese saranno di Duccio Forzano. A Teodoli è sembrato perfetto nel percorso di Rai1, che sta facendo tante cose legate alla cultura, inserire anche questo spettacolo che l'anno scorso è stato molto apprezzato, ha fatto ridere grandi e bambini. Sono proprio nel dna della Rai questi esperimenti come è stato per Roberto Benigni che leggeva Dante» dice Salvo Ficarra che veste i panni di Dioniso nella commedia in cui con il suo servo Santia (Picone) scende agli inferi per cercare un intellettuale che guidi Atene in profonda crisi, dopo 20 anni di guerre. «E' un bel momento. Siamo contentissimi di questa stima da parte della Rai. Non è escluso si possa continuare la collaborazione. Ma noi partiamo sempre dal progetto nel caso della tv, così come per il cinema partiamo sempre dalla storia. 'Le rane' ci hanno unito in questa bellissima esperienza di lavorare su un classico. E’ giusto e normale che si faccia anche questo in tv e se volesse lo potrebbe fare anche Mediaset. Non c'è più quella stretta divisione tra tv commerciale e no» sottolinea Valentino Picone. E Antonio Ricci sarà felice di vedere i due volti di 'Striscia la notizia' su Rai1? «E' felicissimo. E come potrebbe non esserlo. Antonio ci ama di un amore profondo, è un entusiasta, è venuto al Teatro Greco di Siracusa a vedere lo spettacolo. Ci vive da tifoso e questo ci riempie di felicità» spiega Ficarra che con Picone tornerà alla conduzione di 'Striscia la notizia' dal 7 gennaio 2019. «'Striscia' è una cosa, ma a noi piacciono tante cose. Ci piace fare uno spettacolo che un po' percorre la nostra cifra comico-teatrale di questi anni» racconta Ficarra che in duo con Picone si è sempre mosso dal cinema alla tv. E insieme, «nell’estate 2019 cominceremo a girare il nuovo film» dicono, che stanno scrivendo con altri sceneggiatori. «Aristofane è il papà di tutti i comici. Il teatro - afferma Ficarra - era la tv di allora. Duemila e cinquecento anni fa Aristofane aveva già inventato tutto, faceva ridere lanciando dei messaggi forti, di grande attualità. Dioniso e Santia non vanno in cerca di un condottiero, ma di un intellettuale. E la crisi che viviamo in Italia e nel resto del mondo, è proprio una crisi intellettuale. All’Italia mancano nuovi Pasolini, Sciascia. Mancano a destra come a sinistra. In questo senso sicuramente lo spettacolo è anche molto commovente. Fa ridere, commuovere e riflettere». Ma, soprattutto Ficarra e Picone si augurano che da qui si possa partire per risvegliare negli spettatori l’interesse verso i classici che sono, dicono «attualissimi. Ci sono delle battute nella commedia, che le persone accoglievano con grandi applausi, molto vicine a oggi, come quella che dice più o meno: 'Portate questo cappio a Demostene, ditegli che si impicchi perchè cambia sempre partito'. In 2.500 anni non è cambiato nulla. Quando un testo è potente come quello di Aristofane, non tramonta mai» dice il duo comico. «Se pensiamo che si possa prescindere dalla cultura e dagli intellettuali sbagliamo».

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