Venerdì 22 Novembre 2024

Peppino Di Capri: "Non lascio Napoli, respirare l'aria di casa non ha prezzo"

«Molti miei colleghi napoletani sono andati via da Napoli per motivi promozionali. Io ho scelto di restare. Li capisco e li perdono ma credo che non ci sia cifra o promozione che tenga rispetto al respirare l’aria di casa propria». Così Peppino Di Capri nel corso della cerimonia a Palazzo San Giacomo durante la quale il sindaco Luigi de Magistris gli ha conferito la medaglia della città. Felice ed emozionato, il maestro ha rapidamente passato in rassegna i suoi 60 anni di carriera costellati di successi, come Champagne e Roberta, e in cui si contano 15 partecipazioni al Festival di Sanremo con due vittorie: nel 1973 con 'Un grande amore e niente più' e nel 1976 con 'Non lo faccio più'. La consacrazione arriva negli anni Sessanta, anni in cui iniziano anche le tournee all’estero: in America Latina, in Germania e negli Stati Uniti si esibisce alla Carnegie Hall. Nel 1965 con il suo gruppo fa da spalla ai concerti italiani dei Beatles. «In quegli anni - ha rivelato - tutti vestivano e suonavano come i Beatles. Io ho avuto la forza di aspettare, ho vissuto quasi tre anni di crisi alla fine degli anni '60, un periodo che io chiamo 'il dopo Beatles', ma poi ho avuto la forza e ho ricominciato da capo». Una carriera che non si è più fermata e che il prossimo 9 giugno lo vedrà esibirsi per la seconda volta in poche settimane sul palco del Teatro San Carlo di Napoli. «Nel panorama musicale - ha detto - vedo tentativi di nuovi generi per essere al passo con i tempi, con le mode ma credo che noi non dobbiamo temere niente e nessuno perché abbiamo un patrimonio talmente forte che ci rappresenta in tutto il mondo. Quando si parla di Italia, si parla dei grandi classici napoletani e questo significa che abbiamo una base solida che nessuno ci potrà togliere». E nel futuro del maestro c'è ancora tanta musica. "Il numero ottanta - ha sottolineato - mi terrificava un po', ma poi ho visto che ci sono grandi artisti ultranovantenni che ancora imperversano. Io so fare solo questo - ha concluso - smetterò quando sentirò che l’emozione viene meno e quando percepirò minore interesse del pubblico".

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