PALERMO. A quasi otto anni dal delitto di Avetrana, la docu-fiction intitolata «Il terzo Indizio», in onda da martedì 16 gennaio su Retequattro, riparte con un docu- film sulla giovane Sarah Scazzi.
Sarà Barbara De Rossi a dirigere il programma che ha deciso di raccontare la vicenza che ha avvolto la famiglia Scazzi- Misseri quel pomeriggio di fine estate. Una storia contorta, che si è conclusa con la sentenza in cassazione, dove i giudici hanno stabilito che Sarah è stata uccisa da zia Cosima e dalla cugina Sabrina, mentre zio Michele è colpevole di soppressione di cadavere.
Un racconto dell'ultima estate della ragazza, piena di eventi, uscite con gli amici e momenti in famiglia, che nasconde però un tragico epilogo inaspettato. Le confessioni e le accuse, i processi e le interviste, tracceranno la strada che porta alla verità di un omicidio che ancora oggi ci lascia perplessi.
Sarah, zio Michele, Sabrina, Cosima e Concetta, non mancherà nessuno all'appello per la ricostruzione di ogni tassello che ha portato alla scoperta della dinamica.
La 15enne di Avetrana, scompare nel pomeriggio del 26 agosto 2010 e viene poi ritrovata senza vita in un pozzo un mese e mezzo dopo. Un delitto che si è consumato nel contesto familiare, tra la disperazione composta della madre e le omissioni e bugie dello zio Michele e di Sabrina davanti alle telecamere dei programmi tv di tutta italia.
Il film-documentario, ricostruirà gli ultimi mesi di vita della giovane ragazza, anche attraverso interviste e immagini inedite delle due famiglie.
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