SIENA. Se n'è andato in quel silenzio che aveva scelto, anche con gli amici, dopo l'aggravamento della malattia, Novelloantonio Novelli. L’attore toscano era nato a Poggibonsi (Siena) e avrebbe compiuto 87 anni il prossimo 2 marzo.
Prima di approdare al cinema, aveva fatto una lunga gavetta. Aveva girato tutta l’Italia come impresario del duo comico dei fratelli Mario e Pippo Santonastasio, recitando poi per molto tempo sul palco del Teatro Metastasio di Prato. E’ qui che nacque l’amicizia con Francesco Nuti, all’epoca ancora insieme ad Alessandro Benvenuti e Athina Cenci nel trio dei Giancattivi.
Logico quindi che, quando i tre esordirono nel cinema con Ad Ovest di Paperino, ci fosse anche lui che poi ha affiancato nel corso degli anni Nuti in due dei suoi film più di successo, "Tutta colpa del paradiso" (insieme a Ornella Muti) e 'Il signor Quindicipalle. Lui era il caratterista toscano talvolta anche ruvido, e quasi sempre così è apparso.
A ricordare Novelli stasera tutti gli amici toscani, da Leonardo Pieraccioni ("ciao Novello», ha scritto su facebook), a Carlo Conti: «Ciao Novello. Amico delle nostre 'festa in casà al Manila e in tanti altri locali toscani», ha scritto il presentatore su instagram, ricordando le tante serate passate con lui nei locali toscani a inizio carriera, negli anni '80. «E' il dolore che si prova quando se ne va un pezzo di vita», aggiunge Benvenuti. «Mi piace ricordarlo sodale e compagnone - conclude - ma anche un professionista e un amico che ho voluto nel primo film, e nel mio ritorno al cinema con 'Benvenuti in casa Gorì, che proprio Francesco Nuti volle coprodurre. Un amico per il quale ho anche scritto 'Mitico 11', quando decise di provare l’esperienza in teatro».
«Salutiamo uno dei nostri più celebri e amati concittadini», scrive su facebook anche il sindaco di Poggibonsi David Bussagli. «Un attore e un artista che è rimasto sempre legato alla sua Poggibonsi. Ci ha regalato tante risate e tanti bei momenti e di questo lo ringraziamo. Il nostro cordoglio e il nostro affetto ai familiari», conclude salutandolo il primo cittadino.
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