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Dalla Brexit all'immigrazione, Mick Jagger torna con due singoli politici

MILANO. Ha aspettato che si concludessero i festeggiamenti del suo 74esimo compleanno per tornare con una zampata solista politica e rock: così Mick Jagger ha sorpreso tutti pubblicando oggi i singoli 'England Lost’e 'Gotta Get A Grip', primo progetto discografico solista per il frontman dei Rolling Stones da 'Goddess in the Doorway' del 2001.

«Ho iniziato a scrivere i due brani ad aprile, e ho voluto che fossero pubblicati subito - ha dichiarato Jagger in una nota - Non volevo che perdessero il loro impatto intrinseco».

Le due 'instant song' sono infatti la risposta ironica e salace a quella che la rockstar inglese definisce «l'epoca di confusione e frustrazione che stiamo vivendo», un ritratto satirico in particolare del Regno Unito post-Brexit, risultato «dell’ansia e la consapevolezza di non conoscere il cambiamento politico in atto».

Così in 'England Lost’('L'Inghilterra ha perso') l’immagine di una partita di calcio è allegoria di un Paese smarrito: "Parla della consapevolezza di vivere un momento molto difficile della nostra storia, di non sapere dove ci troviamo e della sensazione di insicurezza. Ovviamente le parole sono scandite da una grande quantità di umorismo, tuttavia non manca il senso di vulnerabilità caratteristico della nostra situazione come nazione».

Una nazione che pare intrappolata in se stessa:

«Avevo una ragazza a Lisbona e una a Roma, ora dovrò starmene a casa, calare le serrande e sprangare le porte - recita il testo - Londra sarà come Singapore, ma
non altrettanto calda».

In 'Gotta Get A Grip' lo sguardo è allargato a un mondo "sottosopra, guidato da lunatici e pagliacci» in cui «nessuno dice la verità e a governare è una gabbia di matti». Si menzionano la corruzione e l’immigrazione ("I migranti arrivano in massa, i rifugiati fanno innervosire. Controlliamoli, teniamoli fuori. Intellettuali, tappate la bocca"), si citano Isis e fake news e le presunte soluzioni come agopuntura, religione o piacere sessuale, accomunate non senza ironia. Il messaggio però è di riscatto: «Nonostante tutto quello che sta succedendo devi prendere in mano la tua vita, essere te stesso e cercare di creare il tuo destino - spiega Jagger - Abbiamo chiaramente innumerevoli problemi. Quindi sono politicamente ottimista? No».

Per scrittura e produzione Jagger ha collaborato con Matt Clifford, già al suo fianco nel 2001, con il quale è emersa l'identità spiccatamente rock del cantautore, più vicina al sound degli Stones che non alle avventure plastic soul degli anni '80, alle
collaborazioni con i Jackson o will.i.am o alle ballate dell’ultimo album. Se i due singoli, pubblicati in un 'doppio Lato A' in vinile e CD, mostrano i riff elettrici e l'armonica di un blues rock quasi zeppeliniano, l’edizione 'Reimagined’in digitale e streaming svela altri lati grazie a 5 versioni alternative: 'England Lost’riproposta con il rapper e fenomeno del grime londinese Skepta, avvistato in studio con Jagger nelle scorse settimane; e 4 remix di 'Gotta Get A Grip', firmati da dj house come i Seeb e Alok, da Matt Clifford e da Kevin Parker, leader della band psichedelica australiana Tame Impala.

Online da oggi anche due video diretti da Saam Farahmand, con protagonisti l’attrice di 'Girls' Jemima Kirke ('Gotta Get A Grip') e il Gaston de 'La Bella e la Bestia' Luke Evans ('England Lost’).

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