Domenica 22 Dicembre 2024

Sergio Castellitto e il cinema: recitare è come andare dallo psicoterapeuta

LUCCA. «Recitare è come andare da uno psicoterapeuta. E’ un gesto confessionale e a volte è un grande privilegio trovarsi in questa posizione». Così Sergio Castellitto a Lucca in occasione dell’incontro sul tema "cinema e terapia" al Teatro del Giglio, in occasione del Lucca Film Festival e Europa Cinema organizzato da Mario Sesti in collaborazione con la Fondazione Mario Tobino. L'attore regista ha, infatti, più volte raccontato le vite di persone e gruppi legati al mondo della salute mentale, interpretando ad esempio il personaggio del neuropsichiatra nel film 'Il grande cocomero' e quello del terapeuta nella serie televisiva In Treatment (giunta alla terza stagione). A tal proposito, Castellitto, ha detto «non sono mai andato in terapia ma ho fatto l’attore per 30 anni e quindi praticamente l’ho fatto a gratis». Castellitto ha poi parlato del suo ruolo di attore e regista e ha spiegato come «è più frustante stare dalla parte del regista che dalla parte dell’attore. Il regista non è mai sostanzialmente contento, perché costruisce il suo mondo prima nella sua testa e poi non lo rappresenta quasi mai come se l'era immaginato». E sul cinema italiano, poi Castellitto ha spiegato «per tanti anni i nostri film venivano realizzati in funzione del passaggio televisivo in prima serata, e questo condizionava la qualità definitiva, ora invece si va in direzioni sempre più estreme anche in televisione - penso ad esempio a Black Mirror o Breaking Bad - e dovremmo esser capaci di intercettare questo cambiamento. Il cinema è quasi un reperto archeologico, offre spazi narrativi molto ristretti rispetto alla serialità televisiva». Rispondendo poi alle domande sul successo delle serie tv internazionali rispetto a quelle italiane ha detto scherzosamente «ve lo immaginate se in Black Mirror al posto del primo ministro inglese avessero usato uno dei nostri primi ministri italiani, come Renzi?».

leggi l'articolo completo