ROMA. E' vero che «ci sono tanti canali per i cartoni animati ma trovo grave non si faccia più la tv dei ragazzi, una tv pulita. Oggi i bambini sono esposti a tanti programmi che per loro non vanno per niente bene. Spero che Mediaset e Rai riscoprano che i bambini di oggi sono gli adulti di domani». Lo dice Cristina D’Avena, regina delle sigle dei cartoons, che dopo aver cantato 11 sigle per i cartoni dei Puffi, entra anche nel loro mondo cinematografico. Infatti doppia uno dei personaggi-new entry, Mirtilla, e canta il brano finale, 'Noi puffi siam così', per I Puffi - Viaggio nella foresta segreta di Kelly Asbury (un reboot totalmente animato in cgi rispetto ai due precedenti film che mischiavano animazione e live action), nelle sale dal 6 aprile in 500 copie con Warner Bros. «Oggi i bambini - aggiunge Cristina D’Avena (oltre 720 brani all’attivo, con 7 milioni di copie vendute e concerti puntualmente sold-out) - fanno più sport rispetto al passato, ma passano anche tante ore davanti alla playstation. Dovrebbero vivere l’infanzia il più possibile. Oggi si potrebbe fare una tv dei ragazzi con contenuti pensati per loro ma aggiornata, dove, ad esempio, invece delle loro lettere si potrebbero leggere email e messaggi di Whatsapp. Avrebbero comunque la sensazione che gli stai parlando». I cartoni animati per lei rappresentano "il colore, la fantasia, il gioco. Non ci fanno pensare al mondo un po' strano in cui viviamo oggi». Nel film, una storia adatta ai più piccoli, piena di azione e divertimento, Puffetta in cerca d’identità, Quattrocchi, Tontolone e Forzuto, si ritrovano, inseguiti da Gargamella, la gatta Birba e la poiana Monty, a scoprire una misteriosa selva Puffa, all’insegna del girl power. A comandare questo diverso mondo 'Puffo' c'è Mirtilla, «un personaggio che mi è molto piaciuto, per la sua saggezza. Quando mi hanno offerto il ruolo ho fatto un urlo di gioia», dice Cristina D’Avena. A doppiarlo in originale è Julia Roberts: «La sua versione è molto compita. Io ci ho messo una verve più mia, diversa», commenta sorridendo. Doppiare «è un’attività che amo, ma avevo preferito concentrarmi sul canto. Ora però che sono più 'grandè, queste nuove proposte (ha già doppiato un personaggio nel cartoon Over the Garden Wall nel 2015 ed è stata voce narrante nel 2016 in Il trenino Thomas - La grande corsa) mi coinvolgono molto». Allo stesso modo si è divertita con 'Noi puffi siam così', la canzone finale di I Puffi - Viaggio nella foresta segreta (che sarà anche a Cartoons on the bay, ndr). «Citiamo la sigla di 35 anni fa (con cui ha venduto 500 mila copie), perché rappresenta l’infanzia - spiega - ma le sonorità sono più anni '90 e più moderne, un pò tecno, come quelle che oggi piacciono anche ai più piccoli. Basti pensare che un bambino ha riscritto, dedicandolo a me, il testo di Andiamo a comandare di Rovazzi. Anche io reinvento un pò le sigle nei miei concerti, dandogli suoni un pò più rock». Qual è il segreto di un successo che dura da più di 30 anni? "Forse l’essere una persona normale che ha avuto la fortuna di entrare in questo mondo meraviglioso. Ho mantenuto i piedi per terra, come mi ha sempre consigliato mio padre. Il pubblico è cresciuto con me ed è bellissimo vedere ai concerti tre generazioni, dai bambini alle nonne. Mi vedono a seconda delle età come un’amica, una sorella maggiore, o una mamma». Il primo successo le è arrivato a tre anni, allo Zecchino d’oro, cantando 'Il valzer del moscerino' ed a presentarla c'era Cino Tortorella: «Negli anni abbiamo continuato a sentirci e vederci agli eventi dell’Antoniano. Mi aveva anche chiesto qualche mese fa delle idee per i 60 anni dello Zecchino d’oro. Ora starà organizzando un bellissimo Zecchino in paradiso».