ROMA. Successo inarrestabile per 'Il commissario Montalbano' che ieri ha sfiorato il 40% di share e ha raggiunto quasi 10 milioni di telespettatori, in replica nel prime time di Rai1.
L’episodio 'Una faccenda delicata' è stato seguito da 9.743 mila pari a uno share del 39.7%.
Continua inarrestabile dunque il successo della serie televisiva del commissario Montalbano, divenuta scommessa turistica su cui punta la Sicilia.
Il famoso commissario frutto della fantasia dello scrittore Andrea Camilleri è anche ambasciatore della cucina tipica siciliana.
Anche se "tra un'indagine poliziesca e l'altra, un''azzuffatina' con l'amata fidanzata storica e l'eventuale scappatella con la maliarda di turno a lui il cibo interessa - e molto - già cotto", osserva Gianfranco Marrone, autore del libro "Semiotica del gusto, linguaggi della cucina, del cibo, della tavola (edizioni Mimesis Insegne, 396 pagine, Euro 28).
Ed è "per questa ragione che nelle numerose avventure del commissario abbondano le nominazioni e le descrizioni di manicaretti d'ogni tipo, ma sono praticamente assenti le ricette di cucina - prosegue Marrone - i modi canonici di preparazione di qui cibi squisiti". Un vero e proprio spot per i gourmet di ogni parte del mondo incuriositi da quelle pietanze dal sapore 'celestiali'. Come quelle preparate dalla domestica Adelina: "la caponatina o la pasta 'ncasciata".
E i famosi arancini, al centro di una disputa linguistica se declinati al femminile o al maschile a secondo dell'angolazione geografica dell'Isola, da preparare 'senza zafferano'. "Una doppia presa di distanza 'pi carità' - annota il semiologo - rispetto al risotto che serve da alimento base delle arancine che non è alla milanese".
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