NEW YORK. Domenica 26 febbraio 2017 si celebra un importante anniversario: il centenario della musica jazz. Il 26 febbraio 1917, infatti, Nick La Rocca, figlio di un emigrante siciliano originario di Salaparuta, incide a New York il primo disco jazz della «Original Dixieland Jass Band». E’ in ristampa per l’occasione il libro: «Una storia nel jazz. Nick La Rocca», edizioni Novecento, di Claudio Lo Cascio, decano dei jazzisti siciliani. Nel 1880, il padre di Dominick La Rocca, detto «Nick», emigra a New Orleans. Nel 1916 Nick entra nella «Original Dixieland Band Jass» suonando la cornetta. Pianista, compositore, arrangiatore e direttore d’orchestra, Claudio Lo Cascio, autore del libro, è anche giornalista e come tale è stato per sedici anni critico musicale, collaboratore della Rai, consulente delle edizioni ERI, coautore con Marco Glaviano del documentario «Jazz a Comblain--La Tour». E’ anche fondatore della «New Jazz Society» del Centro Studi di Musica Contemporanea, del Centro Sperimentale di Fonologia e del Centro Django Reinhardt. L’autore, senza nulla togliere alla grandezza dei maestri del jazz classico di New Orleans, da Louis Armstrong a Sidney Bechet e Jelly Roll Morton, rende giustizia a Nick La Rocca, inquadrando la sua opera nel contesto della massiccia emigrazione in Louisiana di tanti siciliani il cui bagaglio spesso comprendeva oltre alla chitarra e al mandolino anche gli strumenti da banda adoperati nei paesi d’origine. Sono proprio loro a costituire lo strumentale tipico del jazz, così come l'armonia del jazz è identica a quella delle musiche degli immigrati di varia estrazione europea. Insieme a Nick La Rocca sono presenti nel libro altri musicisti italiani come Louis Prima, Leon Rappolo, Tony Parenti, che hanno dato il loro importante contributo alla nascita e allo sviluppo del jazz.