PALERMO. Si allarga anche in Sicilia la platea di chi potrà entrare gratuitamente in musei, gallerie, scavi di antichità, parchi e giardini monumentali. Con un decreto del dirigente generale del dipartimento Beni culturali della Regione, la Sicilia si adegua alle disposizioni adottate dal ministero lo scorso 16 aprile. «Questo dipartimento ritiene di dovere accogliere e applicare nel territorio della Regione siciliana le modifiche con le dovute eccezioni, tenuto conto delle diverse peculiarità della struttura del dipartimento - si legge nel decreto dirigenziale - al fine di uniformare le condizioni di ingresso e non creare situazioni di disparità con le norme vigenti sul territorio nazionale in materia di biglietteria». L'ingresso gratuito sarà consentito ai minori di 18 anni (chi ha meno di 12 anni dovrà essere accompagnato da un maggiorenne), ai portatoti di handicap e a un loro familiare o ad altro accompagnatore che dimostri la propria appartenenza a servizi di assistenza socio-sanitaria, alle guide turistiche dell'Ue, agli interpreti dell'Ue quando occorra la loro opera a fianco della guida, al personale dell'assessorato ai Beni culturali, ai membri dell'Internationl council of museums. E ancora: a gruppo o comitive di studenti delle scuole pubbliche e private dell'Ue, accompagnati dai loro insegnanti previa prenotazione, agli allievi dei corsi di alta formazione presso le scuole del ministero e dei corsi presso il centro regionale per la progettazione e il restauro, ai docenti e agli studenti iscritti alle accademie di belle arti e a chi è iscritto a corsi di laurea, laurea specialistica o perfezionamento post-universitario e dottorati di ricerca in architettura, conservazione dei beni culturali, scienza della formazione o lettere e filosofia con indirizzo archeologico o storico-artistico. Biglietti d'ingresso gratuito anche per i giornalisti, gli operatori delle associazioni di volontariato che operano presso le sedi mediante convenzioni con l'assessorato ai Beni culturali, per gli ispettori onorari dei beni culturali in Sicilia, per i militari del nucleo tutela patrimonio culturale, per i membri del centro internazionale di studi per la conservazione e il restauro dei beni culturali. Al personale docente della scuola di ruolo e con contratto a termine è invece consentito l'ingresso gratuito a musei, aree e parchi archeologici e ai complessi monumentali della Regione. Il nuovo regolamento prevede che agli studiosi italiani e stranieri per motivi attestati da istituzioni scolastiche o universitarie, da accademie, da istituti di ricerca e di cultura italiani o stranieri nonchè da organi dell'assessorato, i dirigenti responsabili della gestione del luogo della cultura possono rilasciare a singoli soggetti permessi annuali per l'ingresso gratuito. L'ingresso è libero la prima domenica di ogni mese e in occasione di particolari avvenimenti sia in ambito regionale che locale ed è agevolato, con riduzione del 50%, ai cittadini dell'Ue di età compresa tra i 18 e i 25 anni (le medesime agevolazioni si applicano ai cittadini di Paesi non comunitari 'a condizione di reciprocità). Se da un lato con l'adeguamento alle disposizioni del ministero dei Beni culturali si allarga anche in Sicilia la platea degli ingressi gratuiti nei musei e nei siti archeologici, dall'altro la Regione potrebbe incrementare gli incassi perché dalla lista dei beneficiari scompaiono gli over 65enni. D'ora in poi anche i visitatori con più di 65 anni dovranno pagare per l'ingresso nei musei, nelle gallerie, negli scavi di antichità, nei parchi e nei giardini monumentali. Prima dell'emanazione del decreto a firma del dirigente del dipartimento regionale Beni culturali Gaetano Pennino, la categoria degli over 65 poteva entrate nei siti senza pagare il biglietto, come previsto dalla circolare che risale al settembre del 2008. Proprio quella degli over 65 rappresenta la categoria più consistente di visitatori dei beni in Sicilia. Il provvedimento è apprezzato dal sindacato Cobas/Codir. «La Regione non solo si mette in linea con le disposizioni nazionali - dice Michele D'Amico del Cobas/Codir - ma ha la possibilità di incrementare gli incassi».