
STOCCOLMA. Bob Dylan lascia l'Accademia del Nobel a bocca asciutta. Dopo una serie di apparenti tira e molla, l'enigmatico cantautore ha informato l'Accademia svedese che il 10 dicembre non parteciperà alla cerimonia in frac per la consegna del premio per la letteratura.
«Vorrebbe ricevere il premio personalmente ma altri impegni purtroppo glielo rendono impossibile», ha annunciato, attribuendo il dispiacere al musicista, il Comitato che il 13 ottobre gli ha conferito il suo massimo riconoscimento letterario per «aver creato nuove espressioni poetiche all'interno della grande tradizione della canzone americana».
Dylan «ha sottolineato ancora una volta che si sente davvero molto onorato e vorrebbe essere con noi», ha riferito l'Accademia osservando che è «inconsueto ma non eccezionale», che un premiato decida di disertare la cerimonia. In passato hanno accettato il premio per la letteratura ma non si sono presentati Doris Lessing, Harold Pinter e Elfriede Jelinek mentre Jean Paul Sartre è il caso più celebre di un rifiuto del premio che però l'Accademia non ha mai riconosciuto. E anche nel caso della Lessing e degli altri autori «il premio appartiene ancora a loro così come appartiene a Dylan», ha precisato l'Accademia aggiungendo che l'unico requisito è che il cantante faccia la tradizionale Nobel Lecture entro sei mesi dal sei dicembre. Questo appuntamento può tenersi ovunque, non necessariamente in Svezia.
Il premio a Dylan aveva provocato polemiche tra chi lo ha giudicato immeritato: «Sarebbe stato più giusto che fosse andato a Leonard Cohen», ha proclamato ancora oggi il poeta australiano Clive James mentre altri grandi esclusi, da Haruki Murakami e Philip Roth, hanno masticato amaro. Lo stesso cantante che concluderà la prossima settimana a Fort Lauderdale in Florida il suo «Never Ending Tour» a zig zag per l'America, ha gettato benzina sul fuoco evitando di rispondere alle ripetute telefonate del Comitato subito dopo l'annuncio, al punto da farsi dare del «maleducato e arrogante» da un membro dell'Accademia.
Dylan aveva rotto il silenzio e accettato ufficialmente il Nobel due settimane dopo l'annuncio in una telefonata alla segretaria permanente del premio Sara Danius a metà tra il serio e la presa per i fondelli: «Sono rimasto speechlees: senza parole».
Persone:
16 Commenti
giovanni
16/11/2016 18:13
Ha fatto bene! Così questi soloni la prossima volta lo daranno a quelli che se lo meritano no ai menestrelli che lo snobbano.
Mario61
17/11/2016 09:07
C'è gente che muore di fame e questo si fà pregare per ritirare il premio! Che lo diano in beneficenza...ma vera.
Rosa
16/11/2016 18:33
Ben gli sta a questi tromboni, così la prossima volta faranno scelte più oculate.
Manlio
16/11/2016 18:51
Assurdo il nobel x questo signore. Negli ultimi tempi danno nobel a tutti.
Antonio 2
16/11/2016 19:02
Per me si sta comportando da cafone! I soldi li diano in beneficienza e gli ritirino il Nobel!
tino
17/11/2016 08:42
i soldi li ha già incassati!!!!
Manlio
17/11/2016 09:46
In effetti lo e'.
Francesco52
16/11/2016 19:13
Vista la cafonaggine gli revochino il nobel e lo diano a chi lo merita veramente.
Carlo52
16/11/2016 19:19
Indipendentemente da alcuni gravi episodi di partigianeria politica e certo eccessi che hanno colpito questo Premio internazionale per l'eccellenza, ha una rinomanza e sicuramente un appeal non raggiunto da altre manifestazioni similari; è uno dei pochi, altresì, ad essere praticamente comprensivo di tanti settori del sapere e della cultura. Difficile snobbarlo, credo che tutti quelli che hanno acceso la polemica sul fatto che la canzone popolare o colta che sia hanno un pò esagerato visto che ad es. De Andrè o Cohen stiano insieme a E. Lee Master nelle antologie scolastiche... anche in quel campo molti invidiano assai. L'atteggiamento TROPPO schivo di questo signore è dettato evidentemente o da timidezza ritrosia o riservatezza eccessive ovvero, come credo, da cafonaggine omerica; comunque sia peggio per lui!
gori
16/11/2016 19:34
Semplicemente una parola: mito
Alessandro
17/11/2016 08:00
Mito? Gran vastaso direi!!!
Manlio
17/11/2016 09:46
Cafone direi.
ninonormale
17/11/2016 10:42
A chi piace si , facendolo arricchire a dismisura tanto da snobbare un premio , che farebbe sopravvivere qualche decina di famiglie povere .
CALOGERO
16/11/2016 21:02
Sarà Superlativo, ma aspettare i suoi porci comodi NOOOOO!!!! Revocate il Nobel!!!
jack
16/11/2016 21:33
Ammiro il gesto di questo artista, perché mostra autonomia dal sistema, ormai vetusto ed appiattito.
tino
17/11/2016 08:45
Autonomia un par di palle! Non andrà a Stoccolma...ma i 900 mila dollari del premio li ha già intascati!!!!!! Coerenza, ci vorrebbe coerenza; purtroppo non è una merce che si può comprare...nemmeno all'IKEA!!!!!!!
Gaspare Barraco
16/11/2016 22:03
Non capisco Dylan. Sono abituato a motivare. Dylan motiva, parla chiaro! Se vuoi mi sacrifico io per te.Ing.Gaspare Barraco.Marsala.
gori
17/11/2016 15:59
Ingegnere si è scordato il codice fiscale
Vincenzo74
16/11/2016 23:15
Datelo a Zamparini x gli allenatori esonerati
Cittadino indignato
17/11/2016 08:03
Sarà pure un grande della musica ma assegnargli il Nobel mi sembra un po troppo.
Oblomov
17/11/2016 09:13
Ovvio che "altri impegni" non ce ne siano. Fosse anche stato invitato a cena dal Papa, sono certo che Sua Santità avrebbe compreso e quindi generosamente rinviato l'incontro. E' quindi chiaro, chiarissimo, che dietro quella debole giustificazione c'è solo un maleducatissimo atteggiamento snob nei confronti del Nobel. Rimane poi da chiedersi da cosa sia determinato quest'atteggiamento snob: da complessi, da stati depressivi, narcisismo, non lo sappiamo. Ma così è. Una cosa è certa. Quelli del Nobel hanno commesso un grave errore. Dylan è solo un ottimo cantautore. Punto. Non esageriamo! I precedenti destinatari del Premio erano personaggi di ben altra levatura, inutile citarli.
riccardocuordileone
17/11/2016 10:39
Scommetto che ha gia' mandato l' iban a Stoccolma per incassare il 1.000.000 di Euro.
Pino
17/11/2016 12:21
Non ha incassato un euro, come tanti poco informati scrivono qui. La condizione per ritirare l'assegno è tenere una lectio magistralis a Stoccolma entro un mese dal conferimento del premio. Se non lo facesse, perderebbe il denaro. Informo inoltre che non è il primo non ritirare personalmente il premio: Sartre, per fare un solo esempio, fece altrettanto.
Piero
17/11/2016 13:04
Che delusione di uomo