ROMA. «Dopo 56 anni nell'industria cinematografica, dopo così tante ossa rotte, finalmente»: con queste parole, e una punta di ironia, l'attore, regista ed esperto di arti marziali Jackie Chan ha ritirato l'Oscar onorario alla carriera a Los Angeles.
Davanti ad una platea di star, da Sylvester Stallone a Nicole Kidman, da Emma Stone a Amy Adams, Jackie Chan ha ritirato il premio onorario la cui assegnazione in verità era stata annunciata nel settembre scorso.
Sul set da quando aveva solo 8 anni, l'attore, 62 anni di cui 56 passati sul set, deve la sua notorietà a film di grande successo come Kung fu Panda, The Karate Kid e al personaggio del detective dei tre capitoli di Rush hour.
Da giovanissimo ha recitato in più un un centinaio di pellicole di arti marziali a Hong Kong, spesso scrivendole e dirigendole.
Non aveva ancora mai vinto un premio Oscar. Dopo tanti anni di lavoro l'attore ha ottenuto l'ambito riconoscimento che sognava.
È salito sul palco, presentato da Tom Hanks e Chris Tucker, suo collega in Rush Hour, e ha ritirato il premio ringraziando tutti i fan.
Jackie Chan ha dichiarato infatti che è proprio l'affetto del pubblico a spingerlo a combattere, a saltare dalle finestre e a rompersi ancora le ossa sul set.
Lo stesso Tom Hanks ha voluto omaggiarne la lunghissima carriera, definendolo «Chan-tastic».
Chan ha detto di essere il primo cinese nella storia a ricevere questo premio alla carriera.
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