ROMA. «Cinque prime serate per chiudere la stagione con leggerezza senza tralasciare l'umorismo, per giocare con la memoria e rivivere le pagine più belle della nostra storia attraverso la musica, il cinema, la tv, il costume, i volti amati e quelli dimenticati di mezzo secolo dell'Italia».
Carlo Conti torna dal 29 aprile su Raiuno ogni venerdì con il varietà più 'vintage' della tv, «I migliori anni», da lui ideato e condotto (format italiano venduto in tutto il mondo).
Alla vigilia del ritorno della settima edizione della trasmissione (dopo uno stop di tre anni), Conti anticipa alcuni ospiti e novità.
I migliori anni è collaudatissimo: ha apportato qualche cambiamento?
«Cerchiamo sempre di attualizzarlo - risponde - ma la formula è quella amata dal
pubblico: l'emozionante sfida tra i decenni italiani, dagli anni '60 ad oggi. A cambiare, invece, sono i miei compagni di viaggio che saranno in questa edizione Anna Tatangelo, che in ogni puntata omaggerà un'icona della musica internazionale interpretando un medley di canzoni (nella prima puntata Donna Summer), e il comico Ubaldo Pantani, con le sue esilaranti imitazioni».
Un programma che punta sul passato può essere evergreen dunque? «È un patrimonio che appartiene a tutti, in fondo, non ci sono barriere di età. L'effetto nostalgia, il gioco della memoria, con gli oggetti cult o le persone che andiamo a ritrovare dopo tanti anni e ovviamente gli ospiti. Non mancheranno le mie 'interviste impossibili', attingendo ai ricchi archivi Rai».
Ci anticipa gli ospiti della prima puntata? «Chi, se non una leggenda della musica e del costume, come Renato Zero, poteva aprire questa nuova edizione? E nella prima puntata arriveranno anche Roger Moore, per anni volto di James Bond, KC and The Sunshine Band con l'indimenticabile tormentone 'Please don't go', i vincitori dell'ultimo Festival di Sanremo, gli Stadio. E ancora: Leo Sayer, Alan Sorrenti, Alex Britti, Nuovi Angeli, Camaleonti, Ten Sharp Wilma Goich, Aleandro Baldi e Francesca Alotta, Gerry Bruno de I Brutos e Stefano Sani».
C'è qualcuno che lei vorrebbe avere come ospite che manca ancora all'appello? «Confesso un grande rammarico, nelle passate edizioni dei Migliori anni avrei voluto invitare Donna Summer, non ci sono riuscito e oggi non c'è più... ero un suo grande fan».
C'è un periodo nostalgia della sua vita professionale? «Forse quello dei primi anni intorno al '75, l'epoca della radio, di Discoring e dei primi spettacoli con Panariello e Pieraccioni. Ecco, ora dopo tanti anni torniamo insieme a teatro: dovevamo fare una data e invece la cosa ci è sfuggita di mano. Dopo la data del 5 settembre all'Arena di Verona andremo a Milano, Roma, e Firenze, sono già sold out.
Tornando ai Migliori anni, a scegliere il decennio più affascinante sarà la nuova generazione, una giuria di 100 ragazzi presente in studio per scoprire quale musica si ascoltava, quali film si vedevano, cosa andava in onda tv, quali erano le tendenze e le mode. Se Tatangelo nella prima puntata canterà e ballerà su alcuni brani di Donna Summer, Pantani entrerà in scena con la sua ironia e nei panni di Paolo Limiti illustrerà cimeli che ha gelosamente conservato nel suo 'Museo'. E ancora sue le interviste doppie a Massimo Giletti e Flavio Insinna. Poi sul finale si presenterà come Roberto D'Agostino.
Anche il pubblico sarà invitato a entrare nel programma e a prendere parte a questo viaggio nella memoria con l'ormai celebre rubrica 'Noi che', che torna in versione 2.0: i telespettatori attraverso internet e i social potranno condividere i propri ricordi e le esperienze più care.
Persone:
Caricamento commenti
Commenta la notizia