LONDRA. Il British Museum di Londra rende omaggio alla Sicilia con una mostra sulle sue 'età dell'oro'. Attraverso un percorso di oltre 200 oggetti, molti dei quali esposti per la prima volta nel Regno Unito, vengono passati in rassegna 4mila anni di storia, in particolare le dominazioni greca dopo il VII secolo a.C. e normanna nel Medioevo, quando l'isola era una 'superpotenza' e punto di riferimento culturale indiscusso nel Mediterraneo e non solo.
Dal titolo 'Sicily: Culture and Conquest', la mostra, che si potrà visitare dal 21 aprile al 14 agosto, è stata accolta con grande entusiasmo dalla stampa britannica. "Ci siamo concentrati su periodi della storia che il pubblico non conosce molto - ha detto il curatore Dirk Booms - pochi sanno che i normanni arrivarono in Sicilia nel 1061, prima che conquistassero l'Inghilterra, e che nel 1091 l'intera isola era nelle loro mani".
Grazie alla fervente attività nei più svariati settori, a partire da quello culturale, del conquistatore 'illuminato' Ruggero I "la gente di allora guardava alla Sicilia per trarre ispirazione, era vista come una superpotenza". Negli anni della sua dominazione col titolo di Gran Conte si diffuse uno stile arabo-normanno di cui alcuni esempi, come una serie di decorazioni architettoniche sono esposti nella mostra. E c'è anche un mosaico della Vergine Maria risalente al XII secolo che arriva dalla cattedrale di Palermo.
Fra gli oggetti invece del periodo classico, c'è una testa in terracotta di Gorgone parte di un tetto ritrovata a Gela. Mentre come principe 'illuminato' dell'epoca greca viene scelto il tiranno di Siracusa Gerone II (308-215 a.C.), che alla sua corte chiamò poeti e scienziati, come il grande Archimede. Ma come spiegano gli esperti la straordinaria fioritura culturale e artistica della Sicilia nell'epoca greca e normanna? Secondo Booms tutto è spiegabile col tipo di governo a cui l'isola era soggetta.
Durante i periodi di dominazione romana, bizantina e araba, la Sicilia era governata da altri centri di potere a cui interessava l'isola per la sua ricchezza". Fra i reperti in mostra c'è anche uno straordinario rostro in bronzo di una nave romana, che risale al 241 a.C., quando grazie soprattutto alla loro supremazia navale i romani conquistarono, al termine della Prima guerra punica, la Sicilia, facendola diventare una loro provincia.
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