PALERMO. Avete mai toccato ferro, fatto il gesto delle corna o evitato in tutti i modi di passare sotto una scala? Vi è capitato di sputare tre volte per terra per richiamare la provvidenza, di portare con voi una treccia d’aglio o di attribuire una giornata storta a quel «maledetto gatto nero» che vi ha tagliato la strada? Ebbene, tutte queste pratiche o circostanze saranno al centro di una mostra.
Si chiama infatti «Scongiuro: tra magia e superstizione», la collettiva di artisti siciliani chiamati a riflettere su pratiche e gesti, ancora attuali, dal valore scaramantico. La mostra sarà presentata lunedì 13 luglio, a partire dalle 19, nella sala conferenze «Francesco Florio», all’interno del magnifico complesso di Palazzo Forcella De Seta a Palermo.
Un viaggio nell’affascinante e misterioso campo della medicina popolare, una riflessione sulle antiche tradizioni siciliane legate agli scongiuri e a quelle pratiche a metà strada tra magia e stregoneria che, per l’occasione, saranno reinterpretati da 14 artisti in un ideale percorso verso la guarigione fisica e spirituale, che trova nella superstizione una valida alternativa alle spiegazioni scientifiche e razionali. La mostra, visitabile fino al 17 luglio, dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 22, farà da cornice alla settimana del Festino e ai festeggiamenti in onore a Santa Rosalia, patrona di Palermo.
«L’idea di riunire gli artisti siciliani in una collettiva - afferma Giuseppe Carli, ideatore e curatore della mostra - nasce dalla volontà di rappresentare un viaggio nell’affascinante e misterioso territorio della medicina popolare, strettamente legato alla tradizione e agli usi e costumi della Sicilia che, con le sue “donne di fuora” sedute sull’uscio delle loro case, è una delle terre più ricche di scongiuri contro il malocchio, e ancor di più contro gli eventi atmosferici». «Gli artisti - prosegue Carli - sono stati chiamati a produrre opere che rappresentassero particolari scongiuri, per mantenere vivo il senso di appartenenza alla propria terra, indagando in un contesto per certi versi familiare ma ancora molto poco conosciuto. La mostra è un connubio di immagini e parole, un’unione fra due forme di linguaggio diverse eppure affini, nella quale la parola suggerisce visioni e l’immagine diventa racconto».
La collettiva è stata promossa dall’associazione culturale BoBeZ, con il patrocinio della Regione Siciliana e del Comune di Palermo, in collaborazione con Ance Palermo e InterconfidiMed.
Gli artisti in mostra saranno: Guglielmo Acciaro, Daniela Balsamo, Roberto Calò, Sergio Cardillo, Luigi Citarrella, Alessandro Costagliola, Luca Crivello, Giorgio Di Fede, Roberto Fontana, Salvo Lo Nobile, Nicola Pucci, Ignazio Schifano, Nicoletta Signorelli, Simone Stuto.
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