LOS ANGELES. Le minoranze etniche in tv non sono una novità: coreani, indiani, latini hanno sempre avuto un ruolo nei serial televisivi, quasi sempre da comprimario: l'amico del personaggio principale, bianco. E se negli anni Settanta e Ottanta qualche eccezione è stata fatta per la comunità afro-americana (apprezzati anche in Italia furono I Robinson, Sandford and Son e i Jefferson), mai si era vista protagonista una famiglia asiatica. Ma i tempi cambiano e Fresh off the Boat conferma questa felice tendenza. La serie, una commedia familiare prodotta da ABC, è stata negli Stati Uniti un successo. La critica l'ha osannata, il pubblico l'ha premiata con ottimi ascolti ed il network di Disney l'ha appena rinnovata per una seconda stagione. Ora sbarcherà anche in Italia, ogni venerdì, dal 12 giugno alle 23.15 su Fox Comedy (canale 128 di Sky). Fresh off the Boat racconta la storia vera di una famiglia taiwanese che da Chicago si trasferisce in Florida. Fra avventure e disavventure la famiglia cerca di integrarsi in un ambiente diverso, dove cultura e umidità rendono difficili i rapporti sociali e le pettinature lisce. Sono gli anni '90 e Eddie Huang, un 12enne appassionato di hip-hop, si è appena trasferito nei sobborghi di Orlando con la sua famiglia. Alle prese con lo shock culturale in una città che diversamente dalla precedente non ha un quartiere cinese, il piccolo Eddie fatica a socializzare con i suoi nuovi compagni di scuola, mamma Jessica litiga con i vicini che parlano troppo velocemente, papà Louis cerca di rendere la loro steakhouse un'attività di successo e la famiglia intera tenta di sopravvivere ai primi difficili impatti con la nuova cultura mentre insegue il sogno americano. A rendere interessante la storia è che Fresh off the Boat si basa sulle esperienze di vita dello chef Eddie Huang e sul suo libro autobiografico Fresh Off the Boat: A Memoir. Nella versione originale della sitcom, è Huang - che è anche produttore della serie - a prestare la voce alla versione adulta di Eddie, mentre l'adattamento per la tv del libro è stato curato da Nahnatchka Khan, di origini iraniane e anche lei in qualche modo 'esperta' dell'argomento integrazione. «Sono di origini persiane, ho avuto esperienze diverse forse a causa dei diversi pregiudizi che esistono sulle diverse etnie, ma sono sempre figlia di immigrati di prima generazione e non è stato difficile mettermi nei panni di Eddie e della sua famiglia». Il piccolo protagonista è interpretato da Hudson Yang, mentre a dare il volto ai genitori, Louis e Jessica, sono Randall Park (che ha interpretato il dittatore coreano Kim Jong-Un nel contestato film The Interview) e Constance Wu, che i critici americani danno per favorita per una candidatura come migliore attrice brillante ai prossimi Emmy Award. «Ora c'è più spazio per gli asioamericani in tv - dice la bella attrice - ABC sta facendo un ottimo lavoro in questo senso, sta finalmente mostrando un punto di vista diverso». Dello stesso parere è Randall Park: «Per anni l'asiatico è stato il migliore amico del protagonista bianco, ora le cose stanno cambiando». Anche in Italia le cose stanno cambiando e la tv si adegua all'evoluzione della popolazione e delle ondate migratorie del nostro paese. Dal 3 giugno è in onda su Real Time 'Italiani Made in China', docu-fiction che racconta il viaggio di sei ragazzi di origini cinesi che vivono in Italia ma che decidono di partire per l'Oriente alla ricerca delle loro origini.