PALERMO. Lunga vita al grifone in Sicilia. Prosegue con successo il «Progetto Grifone Parco dei Nebrodi». Il rapace dalle origini mitiche ha trovato un ambiente così ospitale sull'Isola da convincere gli altri esemplari della sua specie stranieri a farvi visita. Ecco così che il territorio dei Nebrodi si è popolato di grifoni provenienti dalla Spagna, dalla Francia e dalla Croazia: «Abbiamo capito che i grifoni non fossero siciliani grazie al diverso anello identificativo - spiega Filippo Testagrossa, dirigente dell'Area Conservazione della Natura e fruizione dell'Ente Parco dei Nebrodi- L'avvoltoio spagnolo, infatti, ha un anello maker giallo con un codice alfanumerico individuale nero, al contrario del siciliano, il cui anello è azzurro con scritte bianche.
L'esemplare è stato frequentemente avvistato durante i monitoraggi effettuati presso il punto di alimentazione di contrada Grazia ad Alcara Li Fusi. L'esemplare francese, invece, è stato chiamato Jean Pierre, in onore dello zoologo francese Jean Pierre Choisy, il quale ci ha confermato che l'animale era stato inanellato nel nido nel 2009 nel Parco Naturale Regionale di Vercors. È giunto in Sicilia per dispersione. Nel 2011, infine, è arrivato un esemplare dalla Croazia». I grifoni sono animali con una naturale tendenza ad errare e ad aggregarsi ai loro simili, per via del loro carattere socievole. La loro idea è che più sono, più saranno in grado di trovare facilmente il cibo in un territorio. Il clima dei Nebrodi sembra essere favorevole per il «Re dei cieli», che è stato reintrodotto nel territorio siciliano verso la fine degli anni '90. Tuttavia, c'è chi viene e chi va: un rapace siciliano, infatti, è stato individuato in Calabria, in Abruzzo e in Francia. Proprio un bel giro dell'Europa, per poi ritornare in Sicilia. «Questi dati - dice Antonio Spinnato, zoologo dell'Ente Parco dei Nebrodi - sono molto importanti perché confermano ulteriormente l'importanza strategica che riveste la colonia dei grifoni del Parco dei Nebrodi, che si mostra essere un collegamento fra le diverse popolazioni di questa specie di avvoltoio presenti negli altri paesi del Mediterraneo». Secondo alcuni dati riportati sul report del «Progetto Grifone Parco dei Nebrodi», sale a 100 il numero degli esemplari di grifone dei Nebrodi, censiti alla fine del 2014.
Tra questi, 32 erano provvisti dell'anello maker identificativo di colore azzurro; 5 grifoni, invece, erano muniti del solo anello metallico. Risultati positivi anche sul fronte delle nidificazioni: «Abbiamo osservato - prosegue lo zoologo - 25 nidificazioni di grifoni, di cui 18 si sono concluse positivamente con l'involo dei giovani. Inoltre, sommando i dati dei monitoraggi delle nidificazioni del 2014 con quelli degli anni precedenti, risultano 95 nidificazioni e 73 giovani involati, con un successo riproduttivo medio del 77%, che è fra i più alti valori riscontrati fra le popolazioni di grifoni europee». L'Ente Parco dei Nebrodi, inoltre, si occupa costantemente del monitoraggio del Grifone in Sicilia anche attraverso speciali meccanismi: «In un nido di grifone - conclude Spinnato - è stato installato un sistema di tele monitoraggio, che consente la visione in diretta di tutto ciò che accade. Il nido scelto si trova a Rocca Traura e l'uovo era stato covato anche dal maschio per 13 giorni. Nei grifoni succede spesso. Purtroppo, il nido è stato vittima di predazione da parte di un corvo imperiale. Un evento raro per i grifoni, che sorvegliano se«mpre il loro nido». Il «Progetto Grifone Parco dei Nebrodi non si fermerà vista le continue news. Inoltre, collegandosi al sito internet www.parcodeinebrodi.it e cliccando sulla sezione dedicata al tele monitoraggio del grifone è possibile vedere in diretta il nido.
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