ROMA. Montalbano e Zingaretti non si separano, anzi l'attore è da 15 giorni sul set per girare il nuovo film nei panni del celebre commissario, e ne girerà due l'anno nei prossimi tre anni, mentre su Rai1 vanno in onda le repliche che fanno il pieno di ascolti. A precisarlo è il produttore Carlo Degli Esposti che interviene dopo l'articolo 'Montalbano ero' pubblicato da Libero il 26 aprile, a firma Francesca D'Angelo.
Il produttore «smentisce nel modo più categorico le affermazioni lì riportate relative a un possibile smarcamento del Commissario Montalbano dal suo interprete storico Luca Zingaretti».
«Sottolineare la grandezza della scrittura di Camilleri - spiega Degli Esposti -, l'eternità della sua spinta letteraria non può generare simili malevole illazioni» dichiara Degli Esposti e aggiunge: «Zingaretti è con noi, è per la Palomar il miglior centravanti della squadra, altri scenari sono del tutto privi di fondamento e dimostrano quanto in Italia la squadra che vince sia perennemente bersagliata dall'invidia e dalla calunnia.
È successo in passato tante volte, ma questo non ha impedito a Montalbano di vivere 16 anni fantastici di successo e non gli impedirà di proseguirlo anche dopo la maggior età». Il primo episodio del Commissario Montalbano, «Il ladro di merendine» è andato in onda il 6 maggio 1999; venerdì 24 aprile 2015, la sesta replica di Par condicio ha vinto la serata televisiva con 4.246.000 spettatori.
«L'eternità di Montalbano andrà oltre ogni campagna denigratoria», aggiunge Degli Esposti. «Basti pensare che uno degli episodi è andato in onda in Gran Bretagna ed ha invaso le pagine twitter. Va bene in Inghilterra, in Francia, in Germania, ovunque e abbiamo sempre resistito a chi voleva ucciderlo o farci discutere».
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