LOS ANGELES. Stasera, come è ormai tradizione da 72 anni a questa parte, la stagione degli premi a Hollywood entra nel vivo con l'assegnazione dei Golden Globes, le statuette destinate al meglio del cinema e della televisione del 2014 secondo i gusti dei giornalisti dell'Hollywood Foreign Press Association, l'associazione di giornalisti internazionali che risiedono nella capitale del cinema. Sono infatti, questi premi, considerati gli apripista dei più prestigiosi Oscar, anche se spesso le scelte del manipolo di giornalisti stranieri si sono rivelate non in linea con quelle dei membri dell'Accademy.
Quest'anno, in corsa per il miglior film della stagione sono, fra le commedie, Birdman di Alejandro Gonzalez Inarritu, e che ha ottenuto il maggior numero di candidature, ben otto, il musical Into the woods con una come sempre strepitosa Meryl Streep che interpreta la strega di Rapunzel, l'onirico Grand Budapest Hotel di Wes Anderson, Pride, storia vera ispirata al gruppo di gay che aiutò i minatori durante lo sciopero dell'84 in Inghilterra, e St. Vincent storia dell'amicizia fra un ragazzo e un vecchio.
Tra i migliori film drammatici invece sono candidati Boyhood, epico progetto che documenta la crescita di un ragazzo nel corso di 12 anni, il dramma sportivo Foxcatcher, Selma, film sulla segregazione razziale nell'America degli anni Sessanta, The Imitation Game sulla figura dello scienziato Alan Turing e La teoria del tutto, anche questo dedicato alla figura di uno scienziato, il fisico Stephen Hawking. Il film di Inarritu, che aveva aperto l'ultima Mostra del Cinema di Venezia, gareggerà domenica anche nelle categorie miglior sceneggiatura, miglior colonna sonora, miglior attore protagonista per Michael Keaton e miglior attori non protagonisti per Emma Stone e Edward Norton. Inarritu è anche candidato anche come miglior regista. Keaton in Birdman interpreta un attore sul viale del tramonto e un premio come migliore attore potrebbe consentire all'ex-Batman di rilanciare la sua stessa carriera ma dovrà vedersela con Ralph Fiennes per The Grand Budapest Hotel, Bill Murray per St. Vincent, Joaquin Phoenix per Inherent Vice e Christoph Waltz per Big Eyes, mentre fra gli attori drammatici si contenderanno il Globo d'oro: Benedict Cumberbatch per The Imitation Game, Eddie Redmayne per La teoria del tutto, Steve Carell per Foxcatcher, David Oyelowo per Selma e Jake Gyllenhaal per Lo sciacallo.
Fra le attrici Quvenzhane Wallis per Annie è una delle più giovani in gara: a soli 11 anni potrebbe ottenere il Globo ai danni di Amy Adams protagonista di Big Eyes, Emily Blunt per Into The Woods, Helen Mirren per Amore, Cucina e Curry e Julianne Moore protagonista di Maps To The Stars. La Moore, unico caso di questa edizione, gareggia anche nella categoria dei film drammatici con Still Alice, contro Reese Witherspoon per Wild, Rosamund Pike per L'amore bugiardo, Felicity Jones per La teoria del tutto e Jennifer Aniston per Cake, data per favorita. Spesso i Golden Globes sono stati accusati di prediligere l'aspetto estetico sulla qualità, con candidature di star famose capaci di generare audience. Il caso più eclatante è stato quello della nomination di un film brutto come The Tourist, nel 2011, solo perchè fra i protagonisti c'erano due star belle e popolari come Johnny Depp e Angelina Jolie.
E forse è proprio per non dare adito a certe malignità che quest'anno i giornalisti dell'Hollywood Foreign Press hanno snobbato Unbroken, il film diretto dalla stessa Angelina Jolie sul personaggio di Louis Zamperini, eroe della Seconda Guerra Mondiale. Dicevano i nostri vecchi che, certe volte, per paura di sbagliare si fa peggio. I Golden Globes premiano anche il meglio del piccolo schermo e House of Cards, Game of Thrones, Downton Abbey, The Good Wife e The Affair sono le serie drammatiche che gareggeranno domenica, mentre tra le commedie il Globo sarà conteso fra Girls, Jane The Virgin, Orange is the new black, Silicon Valley e Transparent. La 72esima edizione dei Golden Globes, come ogni anno in diretta dal Beverly Hills Hotel, sarà condotta per la terza volta dalle attrici comiche Tina Fey e Amy Pohler.
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