Giovedì 19 Dicembre 2024

Musei e spiagge il garante a Google: la privacy sia tutelata

Mai più amanti nei siti archelogici, mai più visitatori clandestini o in incognito che poi come nei film di Stanlio e Ollio vengono riconosciuti dalla moglie che guarda il cinegiornale e a casa sono botte. Ollio in libertà si fermi, tutti siano avvertiti che sono sotto tiro di obiettivo, che le telecamere anche se non sembra sono accese. Che circolano in incognito tanti personaggi con gli zainetti in spalla a riprendere la vita degli altri con le piccole tele e fotocamere di Google.   Il garante ha già preso posizione e ha fermato gli occhi anonimi che trasmettono il privato in mondiale: attenti alla privacy, turisti, passanti, visitatori di musei e aree naturali dovranno essere informati e sapere che Google sta effettuando riprese sul posto per pubblicarle con il nuovo servizio Google Special Collects. Una operazione in programma ma non ancora precisata nei dettagli, nessun progetto di questo tipo è stato segnalato nei luoghi pubblici e musei siciliani, o al direttore della Galleria regionale di Palazzo Abatellis, Gioacchino Barbera, «ma in ogni caso si tratterebbe di situazioni da concordare in generale con i Dipartimenti dei Beni culturali». Comunque sia, avvertimenti dettagliati dovranno essere diffusi preventivamente anche sul web e nei luoghi di interesse e dovranno essere riconoscibili anche i «trekker» che trasportano le apparecchiature fotografiche sullo zaino. Una serie di paletti e limiti stabiliti dal Garante privacy dopo la decisione della multinazionale di lanciare anche in Italia lo Special Collects che consentirà di registrare immagini ovunque, in ambienti non raggiungibili dalle tradizionali vetture di «Google Street View» come siti archeologici, parchi nazionali, musei, spiagge. ALTRE NOTIZIE NELLE PAGINE DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA

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