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Benigni racconta i Dieci Comandamenti in tv: "La corruzione? Il punto più basso dell'umanità"

Appuntamento a stasera e domani alle 21.10

ROMA. Il 15 e 16 dicembre Roberto Benigni, alle 21.10. sarà in onda su Rai1 con I Dieci Comandamenti, lo spettacolo in diretta dal Palastudio di Cinecittà, dedicato al decalogo che Dio dettò a Mosè sul Monte Sinai. «Quel libro - spiega l'attore toscano - è lo 'spettacolo' per eccellenza. Credo non ci sia storia più bella, il racconto dell'Esodo è esempio rivoluzionario, una strada da seguire, è d'ispirazione per qualsiasi moto di libertà. Questi comandamenti fanno bene alla salute, ne abbiamo bisogno. All'inizio - prosegue - avevo pensato di fare addirittura dieci serate, non una mini serie ma una lunga serie. Potevo andare avanti per mesi e mesi perchè sono inconsumabili, non si finisce mai. È la più bella storia del mondo, una storia che crediamo di conoscere ma poi si rivela sempre nuova. È la legge dei sentimenti. Per la prima volta ci vengono date delle regole, regole così attuali da impressionare. Diventano legge i sentimenti, l'amore, la fedeltà, il futuro, il tempo. Mi sono accorto che non ce la facevo in una sola serata e allora ne faremo due: il 15 e 16 dicembre».

Benigni ha poi aggiunto: «Aver portato in tv i dodici articoli fondamentali della Costituzione, i cento canti della Divina Commedia, l'inno di Mameli, sembra che mi stia montando la testa, lo so. Il prossimo anno giuro farò l'esegesi dei sette nani, ho letto delle cose su Brontolo da perdere la
testa».

«Non rubare, ha sottolineato Benigni pur senza citare l'inchiesta su Mafia capitale, «è il comandamento che ci riguarda molto da vicino, con la cronaca che stiamo vivendo. Siamo sbandati, siamo caduti in basso, con politici che si fanno comprare come un oggetto. In questo modo l'umanità perde dignità: la corruzione è il punto più basso dell'umanità».

I Dieci Comandamenti, ha aggiunto il premio Oscar, sono «un arco che ci prende dal basso e ci scocca in cielo, ci fanno vedere cosa potremmo essere, la bellezza di cui siamo capaci». Al centro delle due serate ci sarà «l'anima dell'uomo: parleremo dell'ansia dell'infinito, dell'aldilà e di tutti i sentimenti».
Dopo Dante, l'Inno di Mameli, la Costituzione, Benigni ha scelto di dedicarsi alle 'tavole della legge': «In realtà - ha spiegato - i Dieci Comandamenti mi hanno scelto loro: sono dieci sorprese, come dieci regali sotto l'albero che apriremo insieme. Sono uno più bello dell'altro. E se sono 3500 anni che ne
parliamo, ci sarà un motivo». I Comandamenti parlano «della dignità dell'uomo, dei sentimenti, della speranza, della libertà, dell'amore e indicano la via della felicità». «Quello che mi emoziona di più - ha concluso l'attore e regista - è 'Onora il padre e la madre': è quello più caldo, che ci riporta ai sentimenti e al senso di eternità della vita».

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