PALERMO. Dalla Sicilia alla Spagna alla Russia, con una finestra dedicata al celebre marionettista friulano Vittorio Podrecca: l’8 novembre ritorna al Museo Pasqualino, il Festival di Morgana, diretto da Rosario Perricone. In tempi di ristrettezza economiche e con i finanziamenti ridotti al lumicino, il Museo delle Marionette presieduto da Janne Vibaek, non ha alcuna intenzione di rinunciare alla sua rassegna e come ogni anno, riesce a vararla tramite un complicato e ingegnoso marchingegno di scambi e collaborazioni, stavolta con il Cervantes, l'Istituto Francese e il Teatro Statale di Tula (Russia). La nuova edizione ha come sottotitolo «Kainòs: nuovo/ insolito/inatteso»: «La ricerca della differenza che modifica la percezione attraverso vecchie e nuove modalità di visione – spiega Rosario Perricone -. Il festival, nei quasi quarant'anni di vita, è stato sempre un luogo dedicato alla sperimentazione, anche quest'anno, malgrado le difficoltà, abbiamo voluto mantenere questo appuntamento». Si inizia, l’8 e 9, con «Mi Gran Obra» di David Espinosa, artista spagnolo - lo scorso anno era alla Biennale Teatro – che costruisce micro-storie popolate da centinaia di microscopici pupazzetti, automobiline ed elicotteri mignon. Ma è un teatro perfetto, sebbene minuscolo, con tanto di cambi di scena, luci e scenografie. Lunedì 10 novembre è la giornata dedicata al friulano Vittorio Podrecca, di cui viene riproposta mostra «Alfa Berry», e riallestita una sala del museo dedicata alle sue marionette, divise in tre gruppi-base (lirica, circo, musica): tra le sue creazioni delicatissime, le marionette del soprano Sinforosa Strangolini e del pianista Piccolowsky. Si presenterà il volume «Le note dei sogni» e si proietterà il documentario «Vittorio Podrecca e il Teatro dei Piccoli». ALTRE NOTIZIE A PAGINA 42 DEL GIORNALE DI SICILIA IN EDICOLA