PALERMO. Se il Gattopardo è il magazine di life-style che parla ai siciliani e a chi ama la Sicilia, un vero e proprio salotto culturale e modaiolo dove si declina la sicilianità, ecco che nell'editoriale del terzo numero - in vendita facoltativa con il Giornale di Sicilia e la Gazzetta del Sud a 0,20, più il prezzo del quotidiano - il direttore Sergio Luciano tira fuori le contraddizioni di quest'«isola plurale». Molto plurale. E prende spunto da un articolo di Paolo Di Stefano sul Corriere della Sera sulla bellezza della Sicilia, ma non di una bellezza qualunque, bensì di quella che ci fa arrabbiare. Che sarebbe: quella mozzafiato dei luoghi e quella dell'ospitalità della gente che si mischia, e diventa inestricabile, alla bruttezza di inqualificabili episodi di maleducazione. Tipo quella stradale, di ciclisti contromano e di bambini in piedi sul sedile anteriore di una macchina guidata tranquillamente dal padre. Eppure Luciano lancia un segnale di ottimismo: «Da questa discrasia possiamo uscire al meglio. Basta volerlo. E tanti segnali ci sono - e il Gattopardo li sta raccontando - che questa volontà comincia ad esserci». E, per dimostrarlo, schiaffa un lungo servizio sulle donne del vino siciliano, nostro fiore all'occhiello in tutto il mondo. Pare che le signore di Bacco siano autrici di una rivoluzione con esiti ben diversi - fortunatamente - da quelle politiche. Sono - si legge - «signore di antica nobiltà terriere o imprenditrici di prima generazione, esperte di marketing e di comunicazione ma anche wine-marker di grande competenza e creatività. E non mancano persino certe eroine radicali del vino naturale»: puntano, senza mezzi termini, a portare le loro aziende sparse sul territorio siciliano e a eguagliare la redditività delle migliori aziende toscane, quelle di grande tradizione. E, capite bene, non è un giochetto da ragazzi. Le pagine patinate del Gattopardo continuano a raccontare mood e tendenze: la moda che, accanto agli insuperabili Dolce & Gabbana, sforna altri talenti di grande creatività, da Fausto Puglisi a Daniele Carlotta, da Maurizio Pecoraro a Alessandro Enriquez, a Marco De Vincenzo. Ma anche lo sport, con la faccia pulita di Vincenzo Nibali, il messinese vincitore dell'ultimo Tour de France, con la tennista tarantina ma siciliana d'adozione Roberta Vinci, e con la catanese, campionessa del mondo di spada in carica, Rossella Fiamingo. E si sfogliano pagine dove si parla di bio, green, start up, street food, tutto puntellato da interviste, suggerimenti. Non manca una passeggiata ideale di Pietrangelo Buttafuoco, autore di Buttanissima Sicilia, che attraversa Ragusa, Noto e Modica, alla ricerca di radici mediterranee tra Atene e La Mecca. Buon viaggio, allora. Pardon, buona lettura.