ALCAMO. Resiste impavido, anzi intensifica le presenze dei partecipanti (dal Camerun al Canada, dalla Francia alla Cina alla Tunisia) il concorso internazionale per cantanti lirici «Città di Alcamo» alla sua 27ª edizione. Vincitrice per «musicalità, importante vocalità, presenza scenica», nel giudizio della giuria tecnica presieduta da Alice Terrell Cuberli, il soprano francese Elodie Hache ha ottenuto anche il premio speciale della critica (1000 euro, in memoria di Amalia Bascone Sammartino). A sottolinearne le qualità, «vocalità omogenea in tutti i registri, intensità del fraseggio, temperamento interpretativo », la commissione della critica coordinata da Aldo Mattina. E all'ascolto, al concerto dei finalisti al Teatro Cielo d'Alcamo, la singolarità del timbro vocale e l'intensità espressiva della Hache in Pleurez mes yeux da Le Cid di Massenet, poi impegnata nel verdiano Pace, pace mio Dio, hanno confermato al vivo quanto emerso durante le prove. A lei il premio di 3000 euro offerto dalla Conad. Lo slancio passionale sostenuto con vigore del tenore tunisino Mohamed Amadi Lagha nella pucciniana Elucean le stelle anche più trascinante nell'Addio ala madre di Turiddu è stato messo in evidenza col secondo premio (1500 euro) della ditta Parrino di Alcamo. Ancora una ditta alcamese, la Girolamo Messana, per il terzo premio (1000 euro) assegnato a Eva Corbetta che ha eseguito Qual fiamma da I Pagliacci e l'aria pucciniana di Liù. La disinvolta piacevolezza scenica del soprano canadese Ellen Wieser e la beneducata vocalità di Suzanne Taffot, soprano del Camerun, corredavano la serata che ha assegnato il premio internazionale per la Cultura all'Arma dei Carabinieri per il bicentenario della Fondazione e a Bruno Gridelli direttore dell'Ismett.