PALERMO. La Street art di nuova concezione di 108, suggestioni sonore e visive sospese tra psicomagia e sound ispirato alla natura di “Witch house & Okkvlt art”, le nuove produzioni di Woolshop Productions. Un mix di arti visive sonore e creative che dialogano, si confrontano e si completano nelle loro apparenti diversità, in uno spazio/galleria che diventa contenitore di idee e “magma” culturale. Federico Lupo, anima di Zelle, ama il rischio, che è legato alla complessità dei riferimenti, al fitto sottobosco di simbologie e di citazioni non sempre evidenti o note; ma insiste sulla possibilità di “allargare” la comunicazione del contemporaneo ad ampio spettro.
Per fare questo mette in rete persone, fatti, luoghi, linguaggi, nel tentativo, non facile, e per questo coraggioso, di sperimentare. Di restare libero nella apparente logica delle sue scelte programmatiche.
Procediamo in ordine: “Agli antipodi della realtà” a cura di Guillaume Von Holden racconta l’arte di Guido, alias 108, artista che dalla/nella strada inizia la sua esperienza lasciando che il linguaggio della Street art ispirasse, le sue visioni, suggestioni, narrazioni. Ne deriva un mondo popolato da forme gialle, larve, ottenute ritagliando pellicole vinili che in breve appaiono per le strade di tutto il mondo. Poche variazioni. Molti significati. Occulti, variabili.
Al giallo si sostituisce poi il nero, in grandi campiture nere, l’outline è sempre più spigoloso, segnano grandi interventi su pareti di fabbriche dismesse.
108 è ad oggi uno degli artisti italiani che, come altri della sua generazione fra cui Dem, Moneyless, Dr. Pira, Erica il cane, Blu, Cyop and Kaf, parte dalle radici della streetart per approdare ad un esito non classificabile, personalissimo, senza barriere o formalismi caratterizzanti.
Festival internazionali come ‘Infart’, ‘Fame’, ‘Santarcancelo’, ‘Across Rewriting’,‘hEART(h)’, ‘Sweet Sheets’, ‘PAC180’, esposizioni come ‘Wonderkammer’ con il sodale Dem, ed eventi come ‘Nusign’del 2004 prima grande mostra sul post-graffitismo europeo, ‘Walls’ del 2007 alla 52° Biennale di Venezia, o ‘Nomadaz’ a Los Angeles,del 2008 sono il tangibile veicolo della poetica di 108. A Palermo per Zelle Arte 108 propone un wallpainting dal forte impatto emotivo ed un ciclo di opere su carta di piccolo e medio formato: “Una sorta di affresco in scala ridotta del declino della storia dell’uomo dissolta in un nero abbacinante”.
A questa fase seguirà la sfida per l’artista, assai interessante, di affrontare una grande parete di un polo industriale abbandonato della nostra città. Chiuderà il progetto una piccola edizione numerata realizzata e assemblata a mano da 108, commento a quella che egli legge come una accorata apologia del declino.
Zelle ha declinato contestualmente anche “Witch House & Okkvlt art” a cura di Raumkrank. Protagonisti “Mater suspiria vision + Todd Brooks (pendu nyc) + owleyes + Mario Zoots & Kristy Foom (modern witch) che danno vita ad un filamento culturale o “sotto-culturale” legato ad alcune label quali: ‘Disaro’, ‘Pendu’ e ‘Clan Destine Records’, che generano un cut-up suscettibile di sapienti riferimenti crowleyani e italo-disco, zombie movies ed estetica acida targata '60.
Una forma d’arte che stringe un legame indissolubile tra “una pasta sonora cupa e ridondante fatta di citazioni e remix ad un immaginario in bilico tra psicomagia, chaos magic, golden dawn, tarocchi e croci rovesciate, ma anche DIY ed estetica pop violentata e distorta”.
In coda la performance di Giampiero Riggio: una chitarra, un laptop, e strumenti trovati per caso. Riggio, in bilico tra compostezza formale e immediatezza, intimismo e violenza espressiva, ha diviso il set con Larva108, autore del recente "Inside the stones", cd antologico edito da Greytone, un sound ispirato alla natura, per “fuggire da questo mondo per pochi istanti”.
INFOBOX
ZELLE ARTE CONTEMPORANEA
Via Matteo Bonello n° 19 / Via Fastuca n° 2, 90134 Palermo.
+39 3393691961 / www.zelle.it / [email protected]
A Zelle mix di arti visive, sonore e creative
Federico Lupo insiste sulla possibilità di “allargare” la comunicazione del contemporaneo ad ampio spettro. Per fare questo mette in rete persone, fatti, luoghi, linguaggi, nel tentativo, non facile, e per questo coraggioso, di sperimentare
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