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Il Governo conferma l'impegno per la liberazione della giornalista Sala, la madre: «Il carcere non la segni per la vita»

Cecilia Sala

Si è tenuta questo pomeriggio a Palazzo Chigi una riunione convocata dal presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in relazione al trattenimento in Iran della giornalista italiana Cecilia Sala. Alla riunione hanno preso parte il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, il Sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e il consigliere diplomatico del presidente, Fabrizio Saggio.

È quanto riferisce Palazzo Chigi. All’esito dell’incontro, il Governo conferma l’impegno presso le autorità iraniane per l’immediata liberazione di Cecilia Sala, e, in attesa di essa, per un trattamento rispettoso della dignità umana.

La madre di Cecilia, intanto, non nasconde la sua grande preoccupazione. «Cerca di essere un soldato Cecilia, cerco di esserlo io. Però le condizioni carcerarie per una ragazza di 29 anni che non ha compiuto nulla devono essere quelle che non la possano segnare per tutta la vita. Poi, se pensiamo a giorni o altro, io rispetto i tempi che mi diranno, ma le condizioni devono essere quelle di non segnare una ragazza che è solo un’eccellenza italiana, non lo sono solo il vino e i cotechini - ha detto Elisabetta Vernoni, mamma di Cecilia - sui tempi mi hanno detto cose molto generiche, attendo notizie più precise».

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