Domenica 15 Dicembre 2024

L’esordio del nuovo Codice della strada, da Nord a Sud arrivano le prime multe: i monopattini nel mirino

Monopattini

Al via il nuovo Codice della strada e scattano le prime multe, in tutta Italia, che applicano le sanzioni rafforzate per chi guida ubriaco o parla al telefonino o che colpiscono chi conduce il monopattino senza casco. «Con più di tremila morti all’anno sulle strade bisogna essere seri e rigorosi» ha rivendicato il ministro dei trasporti Matteo Salvini il quale ha chiesto comunque «buon senso» alle forze dell’ordine nel giorno di partenza delle norme. Una stretta che non è piaciuta a Vasco Rossi. Il cantante, in un reel pubblicato sui social, ha attaccato il ministro il quale «ha fatto in modo per il vostro bene che se avete fumato una canna anche una settimana prima e venite fermati potete essere arrestati immediatamente e vi viene ritirata la patente per tre anni» «Da oggi - scrive Vasco - anche se siete alla guida lucidi... lucidi sì o lucidi no. Arresto e sospensione della patente per tre anni. Per il vostro bene...». Il “primato” temporale per chi è caduto sotto la tagliola delle nuove norme lo hanno forse conquistato due automobilisti di Viterbo che, poco dopo la mezzanotte, sono stati fermati per guida in stato di ebrezza con un tasso alcolemico superiore al 2%, oltretutto tamponando e speronando, in circostanze diverse, anche le volanti della polizia. Per loro, che hanno superato la soglia di 1,5 grammi per litro, il nuovo codice prevede una sanzione detentiva e pecuniaria (arresto da 6 mesi e un anno e ammenda da 1.500 a 6.000 euro) e sospensione della patente da uno a due anni. E a Napoli invece le prime multe della polizia locale con il nuovo regime sono arrivata per l’uso del telefonino alla guida. Un comportamento che, come ha spiegato il capo dei vigili Ciro Esposito «è sempre più frequente» e causa di incidenti. Entro le 13 erano stati 6 i verbali elevati, tutti per la stessa infrazione a conducenti di entrambi i sessi Ma per il Codacons «l’inasprimento delle sanzioni» seppure positivo «rischia di trasformarsi in una stangata per pochi, se non sarà accompagnato da un reale incremento dei controlli lungo le strade». C’è poi la serie di misure sul settore dei monopattini. Anche qui il ministro Salvini ha difeso le nuove disposizioni che prevedono da subito l’obbligo di casco e in prospettiva, quando arriveranno i decreti attuativi, la targa e l’assicurazione. «L’anno scorso ci sono stati 300 incidenti e 18 morti» con i monopattini, ha ricordato il ministro secondo cui «si gira solo in città, e non in due contromano sul marciapiede, abbandonandolo ovunque». Si tratta di norme che comunque rendono difficile la presenza delle flotte di monopattini in sharing che si sono diffuse nelle città in questi anni. «Ci si organizza» rileva il ministro al riguardo. Sanzioni a chi girava senza casco sul monopattino sono state segnalate ad esempio a Firenze. In questo caso la multa è stata di 50 euro. Per Assosharing tuttavia per i monopattini si tratta di norme «inapplicabili. «L’obbligo assoluto del casco, indipendentemente dall’età dell’utilizzatore e dalla potenza) del monopattino - attacca in una nota - appare una misura, unica in Europa, nella quale non si ravvisa una proporzione tra mezzi e fini, né tra costi e benefici, e rende estremamente difficile l’utilizzo dei monopattini in sharing, che contribuiscono grandemente al decongestionamento urbano. Poiché la struttura del mezzo rende molto problematica la messa a disposizione di un casco come avviene per le moto in sharing, la conseguenza sarebbe di fatto l’impossibilità di utilizzo per la stragrande maggioranza degli utenti».

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