Giustizia, il magistrato Santalucia: «Non bisogna tirare in ballo il nome di Falcone sulla riforma»
«La memoria di un eroe, di un martire della Repubblica, va onorata astenendosi dall’usare il suo nome nel confronto, a volte anche acceso, su una riforma che matura a oltre trent’anni dal suo estremo sacrificio». Lo ha detto il presidente dell’associazione nazionale magistrati, Giuseppe Santalucia, nella sua relazione durante il Comitato direttivo centrale dell’Anm. «Sarebbe bene che quanti partecipano al dibattito pubblico, doverosamente allargato, sulla riforma costituzionale, si astengano, una volta che scoprono di essere privi di buoni argomenti per sostenerla, dal discutibile espediente di usare il nome e la figura di Giovanni Falcone per elevare tono, qualità e contenuti della riforma» ha sottolineato Santalucia. Parole accolte da un lungo applauso della sala. Poi, a margine del Comitato direttivo dell’associazione, ha ribadito: «La riforma non è di Giovanni Falcone. Non c’è bisogno di cercare paternità che non può avere, si tratta di una riforma che appartiene ad altri. Credo non sia giusto, né di buon gusto, tirare in campo il nome di Giovanni Falcone».