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Salvatore Borsellino alla Commissione Antimafia: «Bisogna indagare sulla sparizione dell’agenda rossa di Paolo»

Salvatore Borsellino

Anche Salvatore Borsellino è intervenuto alla conferenza stampa organizzata al Senato con le associazioni dei parenti delle vittime di stragi.

«Ho letto con sconcerto - afferma Salvatore Borsellino - la dichiarazione della presidente della commissione Antimafia, Chiara Colosimo, nella quale ha fatto appello «affinché nessuno che si chiami con nessun nome che non siano i figli di Borsellino può dirmi cosa fare. Mi ha sconcertato perché immediatamente successiva alla lettera aperta sottoscritta dalle associazioni dei familiari vittime di mafia. Noi non vogliamo dire cosa fare e cosa no, noi vogliamo verità e giustizia. A questo non si può arrivare circoscrivendo i lavori della commissione alla sola strage di via D’Amelio. Non si può cestinare la richiesta di Scarpinato su un approfondimento sul ruolo di apparati statali e di eversori di destra. Non si possono escludere parlamentari dalla Commissione con la scusa di pretese incompatibilità. Si vuole allontanare Scarpinato che ha speso la sua vita combattendo la mafia».

«Non si può avere giustizia e verità - ha aggiunto Borsellino - continuando a non indagare fino a in fondo sulla sparizione dell’agenda rossa di Paolo, che rappresenta la scatola nera della strage di via D’Amelio. Si dovrebbe ripartire dal furto di quella agenda per arrivare alla verità. E non sto parlando della mafia. Non sono stati mani di mafia a sottrarre quella agenda. Noi, come familiari non possiamo fare altro che denunciare la vergogna di uno Stato che ritiene di allontanare i servitori dello Stato con la scusa di un supposto conflitto di interessi. Se c’è un conflitto di interessi è ascrivibile alla stessa presidente Colosimo, per i suoi atteggiamenti confidenziali con il terrorista Luigi Ciavardini». «Noi affermiamo il diritto alla verità», ha concluso.

In apertura della conferenza stampa, si è ribadito un messaggio comune ai relatori: «giù le mani da Scarpinato e De Raho». Presente in platea il presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte.

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