L’Iran ha informato Israele attraverso un intermediario straniero che non risponderà all’ondata di attacchi sul suo territorio. Lo ha riferito la rete Sky News in arabo. L'esercito iraniano ha fatto sapere, in una dichiarazione citata dalla televisione di Stato, che nell'attacco sarebbero morti due soldati. «L'esercito della Repubblica Islamica dell’Iran ha perso la notte scorsa due dei suoi combattenti che hanno affrontato i proiettili del criminale regime sionista per difendere» il territorio, hanno detto le forze iraniane. In precedenza, l’esercito aveva affermato che gli attacchi israeliani avevano causato «danni limitati». Secondo alcuni analisti l’attacco notturno diretto di Israele all’Iran segna «una nuova fase» del conflitto. Per Abas Aslani, ricercatore senior presso il Center for Middle East Strategic Studies, si è entrati in una nuova fase di tensioni in quanto «è la prima volta che Israele ammette un attacco diretto all’Iran, mentre Teheran ne ha minimizzato l’impatto e Israele ha esagerato in merito ai suoi risultati». «Questo indica che Israele potrebbe essere incoraggiato dagli Stati Uniti a evitare una guerra su vasta scala nella regione», ha detto Aslani da Teheran all’emittente Al Jazeera. «La valutazione iniziale e la reazione iniziale qui a Teheran indicano che forse una reazione seria o significativa, una reazione diretta contro Israele, non è così probabile», valuta l’esperto.