Mercoledì 09 Ottobre 2024

L'agguato nelle campagne di Monreale: al momento dell'attacco Salvatore Di Salvo stava tentando di scappare

Un momento delle ricerche di un coltello da cucina, oppure un grosso pugnale, dai carabinieri di Bergamo, affiancati da un gruppo di volontari, esperti del 'Museo Recuperanti', in sigla 'Mu.re', di Toscolano Maderno (in provincia di Brescia) armati di metal detector e calamite, nelle strade di Terno d'Isola, a partire da via Castegnate dove la notte tra il 29 e il 30 luglio scorsi è stata uccisa Sharon Verzeni. Terno d'Isola 28 agosto 2024.ANSA/MICHELE MARAVIGLIA

L’omicidio si è consumato in una zona isolata e deserta ma soprattutto lontana da occhi indiscreti, come se l’assassino sapesse dove colpire senza il timore di essere scoperto. Il corpo di Salvatore Di Salvo, 69 anni di Borgetto, è stato trovato in contrada Cambuca, nella frazione di Grisì, in un tratto in aperta campagna tra Partinico e Monreale, a cui si può accedere solo lasciando la strada provinciale 30 che collega i due comuni dell’area metropolitana. Da lì è possibile immettersi in una trazzera, un sentiero sterrato che porta fino al canneto all’interno del quale si vedeva il suo fuoristrada Mitsubishi: l’uomo era a terra privo di vita, accanto alla portiera, praticamente nascosto dalla fitta vegetazione. Di Salvo, dopo avere trascorso tanti anni come autista nell’Eco Burgus di Carini, la ditta che si occupa di raccolta e smaltimento dei rifiuti, era andato in pensione e si dedicava alla sua grande passione: faceva il bracciante agricolo occupandosi di alcuni appezzamenti di terreno che erano di sua proprietà e di altri che gli erano stati affidati e in cui lavorava assieme al figlio. Ed è stato proprio quest’ultimo ad accorgersi della tragedia e a dare l’allarme. Un servizio completo di Fabio Geraci sull'edizione di Palermo del Giornale di Sicilia in edicola oggi

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