Rubava le offerte dei fedeli nelle chiese del Leccese: il ladro incastrato dalle telecamere - VIDEO
Nella serata di ieri, primo ottobre, i carabinieri della compagnia di Tricase, comune in provincia di Lecce, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di applicazione della misura cautelare personale degli arresti domiciliari, emessa dal gip presso il Tribunale di Lecce, nei confronti di un trentottenne, originario di Gagliano del Capo, ritenuto il presunto autore di numerosi furti avvenuti nelle chiese del basso Salento. Il provvedimento scaturisce da analoga richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica di Lecce che ha coordinato le indagini, a conclusione di un’accurata e minuziosa attività info-investigativa condotta dai carabinieri di Tricase, già all’indomani del primo furto. Indispensabile per l’individuazione dell’uomo è stata l’acquisizione e l’esame delle immagini di videosorveglianza delle telecamere installate nelle chiese. Secondo quanto ricostruito, l’uomo si sarebbe reso responsabile di ben otto furti, consumati tutti nel periodo compreso tra novembre 2023 e marzo 2024, in altrettante chiese ubicate nei piccoli centri cittadini di Castrignano del Capo, Miggiano, Salve, Tiggiano e Tricase. L’uomo si sarebbe intrufolato nelle chiese, dalle quali avrebbe asportato complessivamente circa un migliaio di euro dall’interno degli offertori e dai candelieri votivi. In un’occasione sarebbe riuscito a smantellare la cassetta di sicurezza per la raccolta delle offerte, incassata nella parete del santuario Santa Maria di Leuca, nel comune di Castrignano del Capo. Un altro furto sarebbe stato consumato attraverso un utilizzo fraudolento di una chiave originale asportata precedentemente. Una volta acquisite le immagini di videosorveglianza, anche con la collaborazione dei parroci e dei fedeli, i militari sono riusciti ad individuare il trentottenne, già noto agli investigatori che hanno condotto le indagini. Ieri sera quindi, l’uomo è stato raggiunto dai carabinieri che lo hanno sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari con l’installazione del braccialetto elettronico.