Eseguita anche l’ultima autopsia, all’istituto di Medicina legale del Policlinico di Palermo, sul corpo di Hannah Lynch, la figlia diciottenne del magnate inglese morta nell’affondamento del veliero Bayesian davanti a Porticello, in provincia di Palermo, lo scorso 19 agosto, che è costato la vita a sette persone.
La ragazza è stata l’ultima a essere ritrovata dai sommozzatori dei vigili del fuoco, da sola, nella terza cabina del veliero. Le altre cinque vittime - il tycoon Lynch e i coniugi Bloomer e Morvillo -erano stati trovati nella prima cabina.
Per le sei persone trovate dentro il veliero la causa della morte non è stata ancora del tutto stabilita e si dovranno attendere nuove analisi per accertare se siano deceduti per annegamento o per l’esaurimento dell’ossigeno in una bolla d’aria che si era formata nella cabina.
Per Recaldo Thomas, lo chef e unico componente dell’equipaggio recuperato sul fondale fuori dallo scafo dai sub dei vigili del fuoco, ci sono pochi dubbi sulla causa della morte, avvenuta per annegamento. L’esame ha confermato che sul suo corpo, come negli altri, non ci sarebbero altre lesioni.
Alle autopsie hanno partecipato anche diversi consulenti di parte. Per il naufragio sono indagati il comandante neozelandese James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio Matthew Griffiths che era di guardia in plancia la notte del naufragio
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