Domenica 22 Dicembre 2024

La strage di Paderno: la festa e poi l'orrore nella «famiglia normale»

Strage di via Anzio a Paderno Dugnano; il pellegrinaggio dei curiosi - Per edizione MIlano metropoli - 1 settembre 2024 - Foto Spf/ANSA

L’ultima volta in cui la famiglia si è riunita tutta insieme è quando papà Fabio ha spento 51 candeline. Era sabato sera. Soltanto poche ore più tardi, in quella stessa villetta dove tutti e quattro avevano appena partecipato alla cena di compleanno, il figlio 17enne ha impugnato un coltello da cucina e ha ucciso tutti, madre, padre e fratellino. Una tragedia folle, «impossibile» stando alle parole dette da chiunque conoscesse l’adolescente reo confesso del delitto e i suoi genitori. «Era una famiglia fantastica, felice», afferma il papà di un ex compagno di scuola del ragazzo. «Non so come possa essere successo». Il padre Fabio lavorava nel settore delle costruzioni edili, ereditando il lavoro di suo padre che ha costruito tutto il comprensorio dove viveva la famiglia, mentre la madre aveva un negozio di intimo e costumi nel vicino paese di Cinisello Balsamo. Si erano sposati nel 2012. «Erano dei gran lavoratori», dicono i vicini di casa sconvolti, ripetendo più volte che si trattava di una famiglia tranquilla e benestante. La notte scorsa, poi, nessun rumore sospetto che potesse lasciar presagire la tragedia. La sindaca di Paderno Anna Varisco, che non conosceva personalmente nessuno di loro, spiega all’ANSA che a detta di tutti si trattava di una «famiglia normale, tranquilla, non seguita dai servizi sociali e senza problemi». Sulle pagine Facebook dei genitori compaiono numerose foto di famiglia, dei coniugi insieme o di uno dei due con i bambini. Le vacanze al mare, le gite in barca, in montagna, i momenti passati con i figli. Una famiglia come tante. Tra i commenti, sempre presente qualcuno a ricordare quanto fossero belli. Anche dalle scuole che frequentavano i ragazzi, dice la sindaca, «gli insegnanti hanno fatto sapere che i due erano entrambi tranquillissimi, senza alcun problema». E proprio tra pochi giorni il fratello maggiore sarebbe dovuto tornare al liceo. «E’ una tragedia che ci ha lasciati tutti sbalorditi», ha concluso Varisco, preannunciando che nelle prossime ore verrà formalizzata la proclamazione del lutto cittadino per il giorno dei funerali. Profondamente scossa anche la comunità di Cinisello, dove la mamma era nota a tutti sia per il negozio in piazza sia perché era il suo paese d’origine. «Una disgrazia», osservano i cittadini. «A Cinisello conoscevamo tutti Daniela e anche i suoi genitori». Il 17enne, arrestato in serata, viene descritto da un ex compagno del liceo, che ultimamente lo aveva perso di vista, come «un ragazzo tranquillo e studioso, che faceva sport. L’ultima persona dalla quale ti aspetteresti una cosa del genere. Nessuno - aggiunge - sapeva di problemi con nessuno dei suoi familiari». In molti, sui social, hanno voluto lasciare un pensiero dedicato alle vittime tramite alcuni commenti sotto ai loro ultimi post: «Non ci sono parole per quello che vi è accaduto - scrive un utente -, povera famiglia». E ancora: «Siamo tutti sgomenti davanti a fatti così inconcepibili». Numerosi anche i messaggi di cordoglio con scritto semplicemente «Rip» o «Che la terra vi sia lieve».

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