Lunedì 23 Dicembre 2024

Siccità, Cia Sicilia Est: «L'Ars affronti la drammatica emergenza»

20020717 - AGRIGENTO - CRO: CRISI IDRICA: INDAGINE PROCURA PALERMO SU EMERGENZA SICILIA. Il letto del fiume Sosio, in provincia di Agrigento, in secca. FRANCO LANNINO / ANSA / PAL FRANCO LANNINO CRISI IDRICA: EMERGENZA SICILIA siccità 14-03-2024

«Prima che l’Ars chiuda per la pausa estiva, chiediamo al presidente dell’Assemblea regionale di convocare una seduta straordinaria nella quale sia affrontata, in tutta la sua drammaticità, l’emergenza siccità che sta portando allo stremo i siciliani, le città, le campagne, le produzioni, gli allevamenti con danni inquantificabili e ormai irreversibili». Lo chiede Giosuè Catania, presidente facenti funzioni di Cia Sicilia Orientale, ribadendo «la necessità che sia la Regione Siciliana a chiedere formalmente al Governo nazionale di fare la propria parte con interventi che siano adeguati alla gravità della situazione». Cia Sicilia Orientale annuncia anche l’arrivo a Catania, il prossimo 31 luglio, del presidente nazionale Cristiano Fini che, su invito del presidente regionale Cia, Graziano Scardino, «sarà al nostro fianco per rappresentare al Governo nazionale - sottolinea Giosuè Catania - l’urgenza degli interventi finanziari per questa terra che rischia il tracollo economico e sociale». «Si ha l’impressione - aggiunge - che le istituzioni tutte non abbiano ancora la piena consapevolezza di cosa stia accadendo, di come non ci sia un solo altro minuto da perdere, di quanto sia davvero una corsa contro il tempo, gli invasi sono a secco come mai lo sono stati, i comuni boccheggiano, la terra è arida, le produzioni sono andate perdute, gli animali stanno morendo». «È un dato di fatto che gli interventi finora messi in campo siano stati e siano tardivi e insufficienti e che - commenta Catania - in una situazione straordinaria come questa, oltre agli interventi previsti dalle normative, sarebbe stato necessario un’azione straordinaria per garantire un ristoro, anche minimo, ma immediato, alle aziende che hanno perso tutto. E invece, oltre al foraggio agli allevatori e qualche misura proposta per il medio e lungo termine, sempre da verificare come il piano Idrico regionale, non ci pare sia arrivata una risposta adeguata allo stato di crisi. E invece -osserva - oltre al foraggio agli allevatori e qualche misura proposta per il medio e lungo termine, sempre da verificare come il piano idrico regionale, non ci pare sia arrivata una risposta adeguata allo stato di crisi. Le procedure per il riconoscimento dei danni - ricorda Catania - sono lunghe, sebbene siano mesi che l’agricoltura langue in uno stato comatoso dal punto di vista sia strutturale che produttivo, e nel frattempo, migliaia di aziende agricole non avranno la forza di resistere e saranno costrette ad abbandonare le attività. Bisogna velocemente delimitare le aree colpite dalla siccità nell’ultimo anno».

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