Era in fuga da Agrigento verso la Francia il giovane somalo di 28 anni che avrebbe picchiato e ucciso a Palermo il 20enne tunisino Moataz Derbeli, morto dopo 12 giorni di agonia nel Policlinico del capoluogo.
Il pestaggio avvenne il 4 luglio scorso nella centrale via Maqueda, in seguito a una rissa con un venditore ambulante. Al culmine di una violenta lite, pare per motivi legati a debiti di spaccio di sostanze stupefacenti, l’indagato colpì alla testa con un tirapugni la giovane vittima, che cadde a terra battendo violentemente il capo. Il giovane tunisino soccorso dal 118, era stato trasportato in codice rosso al Policlinico, nel reparto di Terapia intensiva, già con riserva sulla vita: morì il 16 luglio.
Gli agenti della squadra mobile, oltre ad avere acquisito le immagini dei sistemi di videosorveglianza e le testimonianze di quanti avevano assistito alla spedizione punitiva, hanno intercettato l’utenza del somalo in fuga. Dopo Agrigento, la cella telefonica è stata agganciata a Roma. Gli investigatori hanno accertato che il giovane era a bordo di un pullman, diretto a Grenoble, che avrebbe fatto una sosta a Lucca. Così, d’intesa con la squadra mobile locale, il giovane è stato bloccato nella cittadina toscana. Il gip di Lucca ha convalidato il fermo ed ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio preterintenzionale.
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