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Beni confiscati alla mafia: 526 saranno affidati alle province di Agrigento, Palermo e Trapani

Il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro: «Oggi restituiamo ai cittadini ciò che è stato tolto da chi ha inquinato l’economia legale»

Prefettura di Palermo

Sono complessivamente 526 i beni confiscati che saranno affidati ai Comuni delle province di Agrigento, Palermo e Trapani. A Palermo 370 immobili e 112 terreni per un totale di 482 beni. Ad Agrigento 61 beni confiscati: 16 immobili e 45 terreni. A Trapani infine sono 19 i beni confiscati che saranno consegnati, 5 immobili e 14 terreni.

È quanto emerso nella conferenza di servizi che si è tenuta alla prefettura di Palermo (nella foto) a cui ha preso parte il sottosegretario dell’Interno Wanda Ferro, il direttore dell’agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata Bruno Corda, e i prefetti di Palermo, Trapani e Agrigento.

«Oggi siamo qui per restituire ai cittadini oltre 500 beni che sono stati tolti a chi ha inquinato l’economia legale. Un’azione portata avanti da uno stato presente che non si gira dall’altra parte. Noi faremo la nostra parte con l’amministrazione di Palermo, visto che siamo in questa città a pochi giorni da una ricorrenza altrettanto simbolica. Noi siamo a fianco di tutte le amministrazioni comunali perché questa è una partita che lo stato vuole vincere e lo può fare non soltanto attraverso il talento di un singolo, ma il gioco di squadra che ci fa vincere in campionato». Lo ha detto il sottosegretario all’Interno Wanda Ferro a margine della conferenza di servizi in prefettura a Palermo.

«I beni che sono stati confiscati fanno comprendere come la mafia abbia messo le mani sull’attività economica dai singoli appartamenti, alle ville, ai terreni ai box - ha aggiunto il sottosegretario - Adesso questi beni possono rappresentare un’economia sana che ritorna alle amministrazioni e che può rendere al cittadino ciò che è stato tolto da un’infiltrazione a 360 gradi che oggi con la consegna viene bloccata».

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