Un ponte che crolla, una nave che abbatte una torre. Genova gemella soffre per Baltimora, Maryland. Un gemellaggio nato nel lontano 1985. Genova che non smetterà mai di soffrire per quel ponte crollato il 14 agosto 2018 e per i suoi 43 morti non distoglie gli occhi dalla tragedia del Francis Scott Key Bridge e offre la sua solidarietà. Non solo il ponte Morandi, ferita insanabile. Genova vide la Torre Piloti crollare per l’urto di una nave cargo nella notte del 7 maggio 2013 e seppellire sotto le sue macerie nove persone. Ora guarda la chiglia della Dali, l’enorme nave portacontainer incastrata sotto il pilone del ponte sul fiume Patapsco e prega per quel morto e quei dispersi. Perché Genova sa cosa ci prova davanti a tragedie così e sa quanto coraggio e forza e determinazione ci vuole per viverle prima e affrontarle poi. «Immagini terribili arrivano da Baltimora dove una nave cargo ha urtato il ponte Francis Scott Key, facendolo crollare. Siamo vicini alle famiglie delle persone coinvolte e a tutto il popolo americano. I nostri pensieri vanno ai dispersi e ai soccorritori che stanno lavorando senza sosta per salvare più vite possibili» scrive il governatore della Liguria Giovanni Toti sui social. Il consiglio comunale di Genova ha espresso «la sua più profonda solidarietà. Questo evento è motivo di grande dolore e sgomento per tutti noi - hanno detto i capigruppo di maggioranza e minoranza in Consiglio comunale -: è impossibile non evocare il ricordo della tragedia del Ponte Morandi che ha colpito la nostra città e i nostri concittadini. Condividiamo il dolore e la sofferenza della comunità di Baltimora, con la quale Genova è gemellata dal 1985, sapendo quanto sia difficile affrontare una tragedia di questa portata. Desideriamo rivolgere un pensiero a tutti coloro che sono impegnati nelle operazioni di soccorso e recupero e ci uniamo alle loro speranze di trovare rapidamente sopravvissuti e di portare conforto alle famiglie di eventuali vittime. Ci uniamo al dolore della città di Baltimora e auspichiamo che questa tragedia possa portare ad un rinnovato impegno nella sicurezza delle infrastrutture e nell’adozione di misure preventive a livello globale». Genova soffre per quel che è successo sul fiume Patapsco e rivive ancora una volta le due tragedie analoghe: un ponte, un cargo, una torre e la morte e la distruzione e il fumo che si leva da quello che resta. Genova è ora gemella anche nel dolore.