Domenica 22 Dicembre 2024

Isole minori, sospeso l’aumento del 20% sulle navi dopo le proteste dei sindaci e di Federalberghi

Dopo le proteste dei sindaci delle isole minori siciliane e di Federalberghi, è stato sospeso l’aumento dei biglietti sulle navi. Sns, la società consortile formata da Caronte & Tourist e Liberty Lines che nel 2016 ha acquisito la Siremar, ha riferito che dopo le «persistenti richieste» giunte dal Ministero delle Infrastrutture e dalla Regione Siciliana gli aumenti tariffari, annunciati nei giorni scorsi e che sarebbero dovuti scattare a partire da oggi, sono stati congelati fino al 15 dicembre. «L’annunciato aumento tariffario - ricorda Sns - è semplice conseguenza di quanto previsto dalla convenzione statale, che obbliga il vettore a garantire in mantenimento dell’equilibrio economico-finanziario della gestione. Ben comprendendo il rischio degli inevitabili riverberi sulle popolazioni e l’economia delle isole di un aumento tariffario per compensare l’aumento del costo del combustibile, d’altro canto inevitabile in assenza delle misure compensative espressamente previste dall’art.6 della convenzione statale - spiega SNS - abbiamo fin qui bloccato il meccanismo compensativo previsto dalla convenzione. Ma è altrettanto chiaro che in assenza di misure compensative ciò equivarrebbe alla disapplicazione di quanto previsto contrattualmente, e comporterebbe la conseguente inosservanza, da parte della società, dell’obbligo di garantire l’equilibrio economico-finanziario della gestione». Sns ha chiesto la costituzione di un tavolo tecnico «per individuare soluzioni condivise che consentano di contemperare le esigenze manifestate dalle parti». La riunione al ministero dei Trasporti, con la presenza del presidente della Regione Renato Schifani e dell’assessore Alessandro Aricò, era già stata richiesta sia dai sindaci che dagli albergatori. Se non si arriverà ad una intesa, l’aumento scatterà il 15 dicembre ed un altro 10 per cento in più è stato previsto per febbraio. Foto notiziarioeolie.it

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