Martedì 26 Novembre 2024

Nel 2023 in Italia 83 femminicidi, sei in Sicilia: tra le vittime Marisa Leo e Anna Elisa Fontana, bruciata a Pantelleria

Vera Schiopu, la 25enne moldava trovata morta impiccata a Ramacca il 19 agosto di quest'anno

Sono 83 i femminicidi commessi in Italia da inizio anno, quasi uno ogni quattro giorni. Con il presunto omicidio di Giulia Cecchettin, la ragazza ricercata per giorni insieme con il suo ex fidanzato, si allunga dunque la lista delle donne uccise in ambito familiare.

I numeri

Stando ai dati diffusi dal Viminale - e aggiornati al 12 novembre scorso, quindi prima del ritrovamento del corpo di Giulia  - in Italia sono stati registrati in totale 285 omicidi, con 102 vittime donne, di cui 82 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 53 hanno trovato la morte per mano del partner o ex partner. Con l’omicidio di Giulia, il numero totale delle vittime femminili raggiunge quota 103, due in più rispetto allo scorso anno, mentre i femminicidi passano dagli 88 del 2022 agli 83 del 2023. In aumento, invece, il numero degli omicidi commessi dal partner o ex partner, che da 51 diventano 54.

Gli ultimi casi

Numeri drammatici che non risparmiano alcuna regione, dal Piemonte alla Campania, dal Trentino alla Sicilia. L’ultimo femminicidio in ordine di tempo risale allo scorso primo novembre, quando la 66enne inglese Michele Faiers Dawn venne trovata morta nella propria abitazione a Casoli, in Abruzzo. Gli esami medici appurarono che fu uccisa da sette coltellate. Per l’omicidio è stato arrestato a Shepshed, nei pressi di Leicester - in Inghilterra -, il compagno, il 74enne Michael Dennis Whitbread. A dicembre verrà decisa la sua eventuale estradizione in Italia per rispondere del reato di omicidio volontario. Nel mese di ottobre, invece, sono stati tre i femminicidi: Concetta Marruocco uccisa a Cerreto d’Esi dal marito con 39 coltellate durante una lite per la separazione, Annalisa D’Auria, uccisa a Rivoli dal convivente che si è poi suicidato, ed Etleva Kanolja, strangolata a mani nude dal marito nella propria abitazione di Savona.

I femminicidi in Sicilia

Sei le vittime nel 2023 in Sicilia. Il primo caso nell'Isola, quest'anno, è il duplice omicidio dell'11 febbraio a Riposto, vittime Melina Marino e Santa Castorina, di 48 e 50 anni, uccise in due luoghi diversi. Il responsabile, Salvatore La Motta, 63 anni, pregiudicato, si è suicidato davanti alla caserma dei carabinieri, prima di consegnarsi. Il movente è ancora poco chiaro, è probabile che l'uomo avesse avuto una relazione con una delle due donne. Mariella Marino, 56 anni, è stata uccisa invece a Troina, la mattina del 20 luglio. Stava uscendo da un supermercato, quando si è trovata davanti l'ex compagno, Maurizio Impellizzeri, di 59 anni. La donna è scappata, ma il suo ex l'ha inseguita fino a spararle in prossimità di casa. Una ragazza moldava di 25 anni, Vera Schiopu, è invece la vittima del femminicidio di Ramacca. La giovane è stata trovata impiccata a casa nel pomeriggio del 19 agosto. Il compagno, il rumeno Gheorghe Ciprian Apetrei, di 33 anni, è stato accusato di averla ucciso e di avere simulato il suicidio. Nella vicenda è coinvolto anche un conoscente e connazionale del rumeno. Il 6 settembre Marisa Leo (nella foto), di 39 anni, responsabile marketing e comunicazione di una cantina vinicola, è stata uccisa dall'ex compagno Angelo Reina, di 42, nelle campagne di Marsala.‍ L'uomo poco dopo si è suicidato. Pochi giorni dopo, la notte tra venerdì 22 e sabato 23 settembre, il delitto di Pantelleria: Anna Elisa Fontana, 48 anni, è stata data alle fiamme in casa dal compagno Onofrio Bronzolino, di 52 anni.‍ I due erano usciti quella sera e avevano litigato in un bar dell'isola. La signora Fontana ha riportato gravissime ustioni ed è stata trasportata alla Rianimazione del reparto Grandi ustioni dell'Ospedale Civico di Palermo, dove è morta un paio di giorni dopo.

La campagna

Intanto, nei giorni scorsi ActionAid ha lanciato una nuova campagna per denunciare il presunto taglio dei fondi effettuato dal governo nei confronti del contrasto alla violenza sulle donne. «Senza risorse sufficienti e politiche mirate alla prevenzione - ha spiegato la vicesegretaria Katia Scannavini - si continuerà ad intervenire sempre e solo in risposta alle violenze già subite dalle donne».  

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